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Celebrazione all'Eremo nello spirito di fraternità e di devozione alla Santa Croce

La santa messa è stata officiata da monsignor Nunnari, arcivescovo emerito di Cosenza – Bisignano, e organizzata del coordinamento Calabria del sacro militare Ordine costantiniano di San Giorgio

Una santa messa nello spirito di fraternità e di devozione alla Santa Croce celebrando il dono dell’amore di Dio. Un amore che niente può fermare e che deve essere messo a disposizione dell’altro, specie dei più bisognosi. Sabato, nella Basilica dell’Eremo “Santa Maria della Madre della Consolazione”, è stata officiata la concelebrazione eucaristica, presieduta da monsignor Salvatore Nunnari, arcivescovo emerito di Cosenza – Bisignano, organizzata del coordinamento Calabria, che fa capo alla delegazione della Tuscia e Sabina del sacro militare Ordine costantiniano di San Giorgio.

Nella riflessione condotta durante la santa messa, le dame, i cavalieri ed i postulanti dell’Ordine uniti nel vincolo religioso, hanno ribadito la propria struttura, la propria comunità, all’interno della quale si sono stabiliti legami forti, scelti nel momento in cui si è accettato di farne parte. Attraverso il valore eucaristico del rito, l’Ordine ha voluto sottolineare la prerogativa religiosa che nutre, accresce e promuove la propria forte connotazione cristiano-cattolica ed il proprio radicato legame con la dottrina e la liturgia della Chiesa. I membri dell’Ordine inoltre, vivendo una vita pienamente cristiana, sono tenuti nelle loro azioni ed attività a sostenere le importanti missioni sociali di assistenza ospedaliera e di carità.

E proprio nel soccorrere i più bisognosi e sulla necessità di creare un popolo cosciente e responsabile capace di affrontare i problemi e tendere la mano verso il suo prossimo, si è soffermato monsignor Salvatore Nunnari che postilla: "I cavalieri dell’Ordine hanno un duplice compito: servire Dio, con la propagazione della fede e la glorificazione della croce e servire l’uomo, con la carità espletata, in particolar modo, con opere di assistenza sociale e ospedaliera".

Al termine della messa, è stata data lettura della preghiera del cavaliere costantiniano, scritta dal cardinale Antonio Innocenti, che fu gran priore onorario dell’Ordine e balì gran croce di giustizia decorato con il collare, nella quale emerge la figura dei cavalieri che diventano “armatura di fede e scudo di buona volontà” per realizzare la pace.

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