Qualità della vita, Reggio al 91esimo posto: trasferimento di residenza alle stelle

Lavoro, sicurezza, demografia, società e salute sono i macro settori in cui Reggio Calabria si pone ancora in coda nella classifica sulla Qualità della vita delle città italiane stilata dal Sole 24 Ore. L’indagine che fotografa il benessere nelle province vede la nostra città al 91esimo posto anche se ottiene in un anno la migliore performance e scala 13 posizioni rispetto all’anno precedente. I dati nella Regione non sono dei migliori: Catanzaro è 85esima, Cosenza 96esima, Vibo Valentia si colloca al 103esimo posto e Crotone al 106esimo.

La Qualità della vita 2019 è una versione allargata della tradizionale indagine del quotidiano sul benessere nei territori, su base provinciale. Rispetto allo scorso anno, il numero di indicatori è aumentato da 42 a 90, divisi in sei macro aree tematiche che indagano sulle componenti dello 'star bene'. Le classifiche sono suddivise in "Ricchezza e consumi", "Affari e lavoro", "Ambiente e servizi", "Demografia e società", "Giustizia e sicurezza", "Cultura e tempo libero". 

Come negli scorsi anni, il Sole 24 Ore segnala un forte divario tra le province del Nord e quelle del Sud: la prima provincia dopo Roma è Ascoli Piceno, al 26esimo posto, e purtroppo tutte le province peggiori si trovano nel meridione. Se Caltanissetta indossa la maglia nera della classifica, Milano si conferma numero uno per servizi, cresce dal punto di vista demografico, offre ai suoi cittadini un ventaglio culturale ricco e variegato e il trend dell'offerta lavorativa è in crescita. 

Reggio Calabria, purtroppo,da questo punto di vista si colloca alla 97esima posizione per il tasso di disoccupazione in generale e la situazione su quella giovanile non è certo felice (siamo al 91esimo posto). Conseguenza è il saldo migratorio interno che pone la città, sull'indicatore demografia e società, al 105esimo posto.

In materia di giustizia e sicurezza nello specifico occupiamo la 97esima posizione per indice di litigiosità, la 92esima per il riciclaggio e l'impiego di denaro e la 86esima per truffe, frodi informatiche e per i furti di autovetture. Sui servizi, spesa sociale e degli enti locali (per minori, disabili e anziani) 105esimo posto; al 99esimo per l'emigrazione ospedaliera e al 103esimo oer il consumo di farmaci per il diabete.

Parlando di ambiente, invece, la raccolta differenziata e la depurazione dell'acqua piazza la città, rispettivamente al 72esimo e al 42esimo. Nell'offerta culturale le cose non vanno certo meglio, 104esima posizione per le sale cinematografiche, 102esima per spettacoli e 97esima per i concerti.