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Tra storia e sport, successo per la relazione del professor Partinico sui Bronzi di Riace

Le due statue sono state analizzate dallo studioso reggino al museo Diocesano di Molfetta, in occasione dell'assemblea internazionale del Panathlon

Bronzi di Riace protagonisti al museo Diocesano di Molfetta grazie all'intervento del professore Partinico. Le due meravigliose statue reggine hanno rappresentato il tema di spicco all'interno dell'assemblea internazionale del Panathlon, riunita il 26 ottobre, grazie anche all'associazione Benemerita del Coni e la promozione di cultura, fair play e diritti dei giovani atleti. I due reperti storici sono stati analizzati dallo studioso con una relazione incentrata sui guerrieri e atleti olimpici.

Le numerose scoperte del docente reggino, ascoltate dai presidenti di club provenienti da ogni parte del mondo, hanno trasportato i presenti all'interno di un vero e proprio viaggio nella storia dei tempi antichi.  “Con l’anatomia archeostatuaria - spiega Partinico nel suo intervento - che si avvale di tre fasi: analisi interpretativa, riscontro tecnico e comparazione archeologica, è possibile risalire all’identità fisica o sportiva dei personaggi rappresentati dalle statue. Dopo uno studio approfondito, su incarico del direttore Jens Daehner del Getty Museum di Los Angeles, che voleva stabilire la collocazione esatta delle due statue, ho accertato che si tratta di 'Corridori'. 

Bronzi di riace - convegno-2"L’ultima particolarità - prosegue lo studioso - emersa dagli studi sui Bronzi di Riace è l’otoematoma alle orecchie della statua B. Tale patologia che affligge i lottatori, i pugili ed i giocatori di Rugby, ovvero, la rottura traumatica della cartilagine del padiglione auricolare, mi consente di affermare che la statua B, oltre ad essere un Soldato, probabilmente un Hippikon, per la conformazione muscolare degli arti inferiori, è un atleta di pancrazio. Numerosi vasi del V sec. a.C.  raffigurano atleti con la stessa fisionomia dei 'Bronzi di Riace' che si sfidano in questa arte marziale”.

Chiara la soddisfazione dello stesso Riccardo Partinico durante i ringraziamenti finali, con particolare attenzione rivolta al presidente internazionale Pierre Zappelli e al dirigente internazionale Oronzo Amato. Il professore ha sottolineato l'attenzione riservatagli dalla platea, definendo i presenti "veri uomini di sport che hanno potuto comprendere effettivamente quanto è emerso dalle ricerche sulle statue del V sec. a.C.”. 

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