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Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità San Ferdinando

“EcoWalk” a San Ferdinando, mantenersi in forma aiutando l’ambiente

Passeggiare mentre si raccolgono i rifiuti. La tendenza che arriva dalla Svezia dopo il successo virale sbarca nel comune reggino

Si chiama “plastic jogging” ed è una tendenza che arriva direttamente dalla Svezia. Consiste nel passeggiare mentre si raccolgono i rifiuti. Dopo moltissime iniziative organizzate nel mondo e la nascita di un vero e proprio fenomeno virale che ha visto la condivisione di migliaia di foto e video sui social network, anche a San Ferdinando, comune costiero del tirreno reggino, prenderà il via “EcoWalk”, la passeggiata ecologica a tutela dell’ambiente. Un’occasione per tornare a vivere gli spazi aperti nel rispetto delle regole previste dalla Fase2.

L’iniziativa, che è stata ideata e fortemente voluta da Luca Gaetano, dirigente Pd e assessore a San Ferdinando, appassionato di surf, jogging e bicicletta, ha subito incontrato l’entusiasmo di molti sanferdinandesi, tra cui i volontari dell’Associazione “7 agosto” da sempre in prima linea sulle iniziative ambientali.

La EcoWalk di San Ferdinando sta già raccogliendo molte adesioni e ha suscitato la partecipazione attiva dei cittadini, come testimonia anche il consenso e la partecipazione sul gruppo Facebook “Sei di San Ferdinando se…”, lo spazio web di discussione cittadina, dove tutti gli EcoWalkers sono invitati a postare i propri selfie.

“Il litorale di San Ferdinando offre, proprio in questo periodo, una vegetazione marittima incantevole, ma i rifiuti portati dal mare o abbandonati da persone senza scrupoli deturpano l’unicità del paesaggio. La EcoWalk di San Ferdinando si propone di rispondere in maniera creativa, inclusiva ed etica a due questioni legate al benessere: riattivare il corpo e ritrovare la forma fisica dopo lo stop invernale aggravato quest’anno dalla quarantena e operare una pulizia costante di spiaggia e pineta dai rifiuti abbandonati". Dichiara Isabella Barbalace, componente del collettivo ambientalista “7 agosto” e animatrice del gruppo Facebook Sei di San Ferdinando se.

Luca Gaetano, promotore del progetto, aggiunge: “Considerato che le norme vigenti per la prevenzione anti-contagio non consentono di sostare in spiaggia ma impongono di stare in movimento, perché non sfruttare l’attività fisica per raccogliere un po’ di plastica da terra? L’iniziativa è un’occasione per connettere San Ferdinando a un movimento internazionale in continua crescita ma anche un esempio per tutti i territori che vogliano trovare, nelle difficoltà quotidiane o emergenziali, un’opportunità consapevole e virtuosa".

“Il lockdown ha portato ciascuno di noi a riflettere sull’importanza di molti aspetti che davamo per scontati durante la nostra vita pre-Covid, come ad esempio la fortuna di avere grandi spazi aperti a pochi metri da casa e una natura rigogliosa che ci circonda ogni giorno. La voglia di tornare alla normalità deve essere accompagnata da una nuova consapevolezza della qualità della nostra vita e dei luoghi in cui viviamo”, afferma Irma Loiacono, psicologa e assessore alle Politiche Sociali a San Ferdinando.

Conclude Gaetano: “è noto che l’interruzione di molte attività industriali durante l’emergenza Covid-19 abbia sensibilmente ridotto le emissioni di CO2 a livello planetario, allo stesso tempo però si assiste ad un grande incremento nel consumo di plastica monouso. Anche oggi e con una nuova motivazione ci vogliamo impegnare per stimolare le coscienze su questi temi che riguardano anche il nostro piccolo centro, attraverso un’iniziativa che richiede un impegno semplice e regala tanti benefici sul piano paesaggistico e psico-fisico”.

A San Ferdinando in molti sono già al lavoro: scarpe comode e sacchetto portarifiuti, pronti a scattare un selfie per testimoniare il proprio impegno nei confronti del terriorio.

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