Dopo la chiusura di tre gazebo sul Lungomare, questa mattina, si è tenuto nella sede della Confcommercio reggina un incontro con la stampa per fare il punto sulla vicenda. Alla conferenza erano presenti due degli esercenti, che ieri pomeriggio hanno visto apporre i sigilli sulle loro strutture, il vice presidente Carmelo Nucera e il direttore Marisa Lanucara. Se il direttivo si dice stupito ma pronto a combattere e "la situazione appare poco chiara", arriva la risposta del primo cittadino che afferma: "C'è un regolamento che è stato approvato rispetto anche a un indirizzo e ad un parere vincolante della Soprintendenza perchè il lungomare, come tante altre zone della nostra città, è sottoposto a vincoli architettonici e paesaggistici. Questo parere obbligava e correggeva il regolamento presentato dal Comune di Reggio Calabria vincolando la costruzione dei gazebo sul lungomare entro 80 metri quadrati". 

Così alla Dire il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, riferendosi alla chiusura di alcune strutture commerciali sul lungomare cittadino a causa della violazione di alcune prescrizioni della Soprintendenza ai beni paesaggistici ed architettonici. Da diversi giorni è in atto un tavolo tecnico con la Confcommercio e l'assessorato alle attività produttive del Comune per scongiurare il protrarsi della chiusura delle strutture nella stagione estiva. 

"L'indirizzo politico rispetto a questo - ha aggiunto il primo cittadino - al fine di rispettare pienamente quelli che sono i regolamenti e allo stesso tempo però quello di evitare che questa chiusura possa avere effetti durante la stagione estiva, è quello di dimostrare la volontà da parte dei titolari dei gazebo di rientrare e di adeguarsi a quello che il regolamento, chiedendo di posticipare questi lavori al termine della stagione estiva". 

"Allo stesso tempo i consiglieri comunali stanno lavorando per proporre in Commissione regolamenti, quindi in giunta e poi in Consiglio un nuovo regolamento che possa sostanzialmente modificare - ha concluso Falcomatà - quello attuale da poi sottoporre alla Soprintendenza".