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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La città ha una nuova via: intitolata a Salvatore Quasimodo l'ex traversa privata Spanò Bolani

Il poeta dell'ermetismo nel 1926 assegnato come geometra al Genio Civile della città dello Stretto. Qui strinse amicizia con i fratelli Enzo e Bruno Misefari, esponenti antifascisti

L'ex traversa privata "Spanò Bolani", da oggi è dedicata alla memoria del poeta Salvatore Quasimodo. Continua così il percorso di recupero e rinnovamento dell’identità cittadina, attraverso il riordino della toponomastica comunale promosso dall’Amministrazione.

Quasimodo è considerato il maggiore esponente dell’Ermetismo: la sua biografia argomenta positivamente riguardo la sua parentesi quinquennale a Reggio Calabria. Nel 1926, infatti, venne assunto dal Ministero dei lavori pubblici e assegnato, come geometra, al Genio Civile della città dello Stretto. Qui Quasimodo strinse amicizia con i fratelli Enzo e Bruno Misefari, entrambi esponenti (il primo comunista, il secondo anarchico) del movimento antifascista di Reggio Calabria.

La cerimonia di intitolazione, avvenuta alla presenza del sindaco Giuseppe Falcomatà e del consigliere Giovanni Latella, va a concludere un iter amministrativo attivato a seguito della proposta pervenuta dal Lions Club Reggio Sud Area Grecanica presieduto dal dottor Fortunato Iaria. Alla cerimonia erano presenti lo storico Giuseppe Caridi, in rappresentanza della Commissione toponomastica, e l’avvocato Mastroeni, presidente dell’Associazione “Amici di Salvatore Quasimodo” di Roccalumera.

“Quest’anno ricorre il sessantesimo dall’assegnazione del Premio Nobel alla letteratura di uno scrittore meraviglioso. Siamo lieti di poter celebrare un anniversario così importante dedicando una strada importante della nostra Città, a pochi passi dalla sede municipale di Palazzo San Giorgio, a Salvatore Quasimodo, poeta che ha vissuto anni importanti nella nostra città", ha affermato il sindaco Falcomatà a margine della cerimonia di intitolazione.

"La sua storia a Reggio Calabria è davvero significativa: nella nostra città ha trovato l’amore, un lavoro stabile ed un periodo di produzione letteraria importante. Non dimentichiamoci, inoltre, la sua militanza politica al fianco dei fratelli Misefari con la sua convinta attività antifascista. La via scelta per l'intitolazione è peraltro molto significativa: l’architetto Basile nel progettare Palazzo San Giorgio pensò al Palazzo stesso ed alla sua galleria come un vero e proprio cannocchiale verso il mare: partendo dal Teatro, il tempio della cultura cittadina si può guardare attraverso la nuova via Quasimodo fino allo Stretto. L’intitolazione è un invito ad insistere verso la conservazione del patrimonio storico, artistico, culturale, botanico e naturalistico della nostra terra".

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