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Locri, il comitato civico per l'ospedale rilancia la sua azione: fari puntati su elisoccorso e risorse

Durante l'ultimo incontro è stata votata all’unanimità l’adesione alla rete “Comunità competente”, con a capo Rubens Curia, insieme alla quale si terrà un’iniziativa sulle problematiche dell’ospedale e della sanità locridea sabato 14 marzo proprio a Locri

Non sarà la mancata risposta a una richiesta d’incontro inoltrata a metà febbraio al prefetto di Reggio Calabria e ai vertici della sanità regionale e provinciale a fermare l’attività del comitato civico “Difendiamo l’ospedale” che sta continuando la propria attività dando vita ad una serie di incontri e riunioni.

L'incontro con i comuni

Nell’aprire i lavori dell’ultima riunione in ordine di tempo, la presidente del comitato Bruna Filippone, con al suo fianco la sua vice Monica Taverna e la segretaria Teresa Celestino, ha illustrato l’attività compiuta nell’ultimo mese, preannunciando che è alle viste un incontro con l’associazione dei Comuni della Locride, al fine di proporre ai rappresentanti degli enti locali del comprensorio di erogare, in solido, il versamento della somma sufficiente a garantire la funzionalità dell’elisoccorso dell’ospedale 24 ore su 24). È stata altresì votata all’unanimità l’adesione alla rete di associazioni e comitati denominata: “Comunità competente”, con a capo Rubens Curia, insieme alla quale si terrà un’iniziativa sulle problematiche dell’ospedale e della sanità locridea sabato 14 marzo proprio a Locri.

"Andiamo avanti con vigore"

“L’attività del comitato civico Difendiamo l’ospedale – si legge in una nota - prosegue con maggior vigore, aprendo a nuove adesioni e procedendo nella linea tracciata sin dalla sua fondazione, basandosi sull’analisi di dati e documenti ufficiali da parte di figure professionalmente competenti al fine di formulare proposte utili e sostenibili, rimanendo distinto e distante da partiti e movimenti politici”.

Il supporto dell'ex primario

“E a proposito di analisi dei documenti ufficiali – si legge ancora - grazie al prezioso supporto dell’ex primario del reparto di Pediatria dell’ospedale di Locri Franco Mammì, si sono ripercorse le ragioni che avevano indotto il comitato a chiedere l’incontro ai vertici dell’Asp di Reggio Calabria prima della data del 29 febbraio, termine ultimo fissato per la presentazione del piano relativo al fabbisogno degli ospedali calabresi”.

La destinazione delle risorse

Il dato di maggiore criticità, per i vertici del comitato, “riguarda proprio i criteri in base ai quali verranno destinate le risorse professionali ai vari reparti” che, allo stato attuale, penalizzerebbe Locri che ha, rispetto all’ospedale di Polistena, indicatori di produttività (numero di ricoveri e di interventi, ecc.) valutati come inferiori dal punto di vista numerico ma che, come hanno evidenziato i dirigenti del comitato civico “Difendiamo l’ospedale”, “risultano falsati proprio dal fatto che la mancanza di primari e di medici in molti reparti dell’ospedale di Locri riduce il numero delle prestazioni erogate”.

Funzionalità elisoccorso

Tra le altre problematiche trattate dal comitato, anche quella riguardante la funzionalità H24 dell’elisoccorso, attualmente limitata agli orari diurni ma che potrebbe funzionare anche di notte, se si riuscisse a stipulare una convenzione coi vigili del fuoco che costa circa 30.000 all’anno: una somma ritenuta irrisoria, specie se si pensa al numero di vite umane in più che si potrebbero salvare con un elisoccorso sempre funzionante. Ecco perché il comitato proporrà ai comuni locridei di farsene carico, lanciando un chiaro segnale a chi ha in mano le leve della sanità provinciale.

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