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Manifestazione nazionale sindacati, Cisl Fp lancia l’appello al popolo dei dipendenti

Per la prima volta dopo oltre 50 anni il Nord Italia scende fino in riva allo Stretto, sabato 22 giugno, per lanciare un messaggio di unità nazionale e per dare maggiore forza alla protesta

Sono tante le ragioni per cui tutto il grande popolo dei pubblici dipendenti calabresi è
chiamato a scendere in piazza e a partecipare alla grande manifestazione nazionale
unitaria Cgil Cisl Uil #futuroallavoro, Ripartiamo dal Sud per unire il Paese, che si
terrà a Reggio Calabria il prossimo 22 giugno. 

"Un settore -afferma Luciana Giordano, segretaria generale Cisl Fp - quello della pubblica amministrazione calabrese, messo in ginocchio dal mancato ricambio generazionale,
tante volte annunciato e mai realizzato, che ha dimezzato la forza lavoro negli Ospedali,
negli uffici giudiziari, nelle questure, nelle prefetture, negli ispettorati territoriali del
lavoro, nelle agenzie fiscali, negli uffici del ministero dei trasporti e del ministero dei
beni culturali, in tutti gli enti pubblici non economici, nei centri per l’impiego e nei
Comuni, giusto per citarne alcuni. Situazione che ha reso ancor più oneroso l’ordinario
svolgimento del lavoro, già decisamente compromesso dalla politica di rigore che ha
tagliato ogni risorsa finanziaria destinata alla riorganizzazione funzionale, strumentale e
tecnologica degli Uffici e alla incentivazione e valorizzazione del personale".

I lavoratori pubblici della Calabria pagano un prezzo ancora più alto rispetto agli altri
territori, in quanto continua Giordano "subiscono troppo spesso politiche e logiche clientelari e varie forme dimalaffare e corruttela, che oltre a rendere ancor più difficoltosa l’erogazione di servizi di qualità alle comunità, offendono e offuscano l’immagine stessa della pubblica
amministrazione e del lavoro pubblico. Ma oltre alle criticità e problematiche tipiche del settore, i lavoratori pubblici della Calabria hanno, al pari del resto dei calabresi mille e più motivi per gridare la loro indignazione nei confronti di una politica nazionale, che ormai da anni ha completamente dimenticato i bisogni del Sud Italia, mortificando i talenti e il potenziale che questa terra non riesce a esprimere a causa della totale assenza di una visione strategica e progettuale di medio e lungo respiro da parte dei Governi nazionale, regionale e locali". 

Per la segretaria della Cisl funzione pubblica: "Manca totalmente una politica di adeguati investimenti nei settori nevralgici del territorio, che non aspettano altro che essere messi nelle condizioni di contribuire al rilancio di tutta la Calabria. I calabresi lamentano continuamente questo stato di abbandono ed esprimono spesso sentimenti di impotenza e frustrazione, invocando un aiuto mai arrivato. Esprimono disperazione negli ospedali, quando implorano un’assistenza sanitaria in grado di lenire il dolore fisico e morale della malattia e si affannano gli stessi operatori sanitari, che disperatamente notte e giorno tentano di erogare salute con i pochi mezzi a disposizione e la disorganizzazione che li soverchia". Il grido d'aiuto continua Luciana Giordano arriva "dai lavoratori dei Tribunali, delle Procure e delle Corti d’Appello, costretti a scioperare il prossimo 28 giugno, perché ormai stremati dall’incredibile mole dei carichi di lavoro e da un’amministrazione sorda e insensibile a ogni sollecitazione e richiesta di intervento. E chiedono più attenzione gli ispettori del lavoro, dell’Inps e dell’Inail e i dipendenti delle Agenzie delle Entrate, delle dogane e del territorio, abbandonati spesso al loro destino ed esposti a rischi di vario genere".

L’elenco dei pubblici dipendenti che hanno tantissime ragioni per partecipare alla grande
manifestazione unitaria del 22 giugno a Reggio Calabria è ancora lungo. E' per questo che la Cisl Funzione Pubblica Calabria lancia l’appello a tutti questi lavoratori, "esortandoli a non
perdere questo importante appuntamento, che per la prima volta dopo oltre 50 anni vede
tutto il Nord Italia scendere fino in riva allo Stretto, la parte estrema del Paese, per lanciare
un messaggio di unità nazionale e per dare maggiore vigore e forza alla protesta e alla
richiesta di attenzione, che il Meridione tutto e la Calabria in particolare pretendono dal
Governo Nazionale. Appuntamento, quindi, alle ore 9 di sabato, 22 giugno, a Piazza De Nava, tutti uniti per un Sud e una Calabria migliore!"

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