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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Centinaia di ragazzi ripuliscono le spiagge reggine per una città "Plastic free"

Circa 600 studenti, enti, associazioni e volontari impegnati nella campagna nazionale. Tra Catona e Pellaro individuate sette aree di raccolta della plastica

Sensibilizzare ed educare sin da piccoli al tema dell’inquinamento marino e al rispetto per l’ambiente. Questo l’obiettivo primario della campagna “PlasticfreeGC”, promossa dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto unitamente al Ministero dell'Ambiente su tutto il territorio nazionale.

L’invasione di plastica nei nostri mari sta diventando una problematica sempre più insistente e preoccupante; per tale ragione, sulle coste calabresi e della Basilicata tirrenica, sotto il coordinamento della direzione marittima di Reggio Calabria, è stata organizzata l’iniziativa che ha visto la partecipazione di studenti di ogni ordini e grado. 

Oltre 11.00 ragazzi si sono impegnati a raccogliere i rifiuti plastici presso i principali arenili. Di questi, 2700 circa si sono dedicati inoltre, da Maratea a Corigliano, alla raccolta della plastica presso i principali tratti di costa per un totale di 40 chilometri in 19 località tra cui Pizzo Calabro, Maratea, Roccella, Soverato, Cirò Marina, Rossano e Nicotera.

La giornata si è conclusa con la pesatura del materiale raccolto e con il conferimento di oltre 11.600 chilogrammi di rifiuti plastici. 

A Reggio Calabria, il progetto è stato pienamente sposato dalla Città Metropolitana e dal Comune. Sul territorio reggino, infatti, sono state individuate sette aree di raccolta, tra Catona e Pellaro, dove circa 600 studenti hanno ripulito i litorali dalla plastica.

La manifestazione conclusiva si è svolta ieri all’Arena dello Stretto, affollata dagli allievi delle scuole “Radice-Alighieri, Carducci-Da Feltre, Catanoso - De Gasperi,  Cassiodoro -Don Bosco e del Liceo Classico T.Campanella” .

“La quantità di plastica nei mari è in aumento tanto da essere considerata oggi la più grande minaccia esistente per la biodiversità marina e costiera – ha affermato Giancarlo Russo, direttore marittimo della Calabria e della Basilicata tirrenica - Una volta in mare, gli oggetti di plastica si frammentano in pezzi sempre più piccoli, trasformandosi in ‘microplastiche’, diventano così bocconi avvelenati per pesci e altri organismi. È importante prendersi cura dell’ambiente – ha concluso l’ammiraglio Russo - attività che non può e non deve limitarsi alla pulizia ed al riciclo, ma che deve necessariamente passare attraverso il concreto atteggiamento mirato anche a limitare l’utilizzo del materiale plastico monouso”.

Fondamentale è stata la sinergia instaurata con il Comune di Reggio Calabria, il personale volontario del Wwf, Legambiente, Associazione Nazionale Marinai d’Italia e  Lega Navale. Presenti ieri anche la Croce Rossa Italiana, le infermiere volontarie, la Pro loco Reggio Sud  e l’Avr.

Enti ed associazioni che hanno contribuito, insieme, al corretto svolgimento dell’iniziativa, al termine della quale sono state distribuite ai ragazzi delle borracce di alluminio. L’invito rivolto ai giovani è quello di utilizzare sempre meno bottiglie di plastica, prediligendo quelle ecologiche. 

Imparare giocando. Così i giovani sono stati invogliati al rispetto per l’ambiente. Non per niente, i volontari dell’associazione “Differenziamoci Differenziando” hanno creato una cornice scenica al centro dell’Arena, riproducendo lo slogan della campagna #PlasticFree con i tappi di plastica raccolti. 

L’assessore comunale Antonino Zimbalatti, in rappresentanza del sindaco Giuseppe Falcomatà, ha sottolineato l’importanza della sensibilizzazione delle nuove generazioni, che come pensa il primo cittadino di Reggio “raccolgono quello di cui noi grandi ci liberiamo senza scrupoli non solo per l’ambiente, ma per i nostri figli stessi. Non è una bella eredità. Ma c’è una buona notizia. Da questi ragazzi nasce una nuova cultura e nuove consapevolezze. Saranno loro a liberarci dalla plastica e dai nostri limiti”.


 

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