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Martedì, 23 Aprile 2024
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Unitalsi, una nuova casa per le famiglie dei piccoli pazienti in nome di Amelia Mazzitelli

Casa Amelia, vicina al Policlinico Gemelli di Roma, verrà inaugurata a dicembre e intitolata alla vicepresidente nazionale. L'apertura della nuova realtà rientra nel Progetto dei Piccoli

Nasce a Roma "Casa Amelia", una nuova realtà nei pressi del Policlinico Gemelli.  La casa, luogo di rifugio e di accoglienza, voluta dall'Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali) all'interno del Progetto dei Piccoli, porterà il nome di Amelia Mazzitelli, la vice presidente nazionale dell'associazione e responsabile della sezione calabrese, professionista conosciuta e apprezzata a Reggio, scomparsa troppo presto, nel marzo scorso, dopo un male incurabile.

A darne notizia è proprio l'Unitalsi che, dalle pagine ufficiali del proprio sito, spiega i motivi di questa scelta. "Era una promessa fatta durante il pellegrinaggio nazionale, appena concluso a Lourdes, e le promesse si mantengono. La casa sarà intitolata ad Amelia, perchè insieme a tutto il consiglio direttivo dell’Unitalsi, ha fortemente voluto l’apertura di uno spazio affinchè fossero sempre di più i posti letto messi a disposizione dalla nostra associazione alle famiglie con bambini ospedalizzati. Si è spesa in prima persona dedicando tempo e amore alla sistemazione delle nostre case su Roma, affinchè fossero sempre più accoglienti".

Il Progetto dei Piccoli

Nato nel 2002, il Progetto dei Piccoli dell'Unitalsi, si è sviluppato nel tempo riuscendo, come riporta l'Ansa, a gestire oggi ben dieci case di accoglienza e Casa Amelia è l'undicesima in fase di apertura. Le case sono dislocate su tutto il territorio italiano: due a Roma, (Casa Bernadette e Casa Sofia), cinque a Genova (Casa Angela, Edoardo, Massimo, Riccardo e Samuele), una Padova (Casa Anna Margherita), una a Perugia (Casa Diletta) e una a Latina (Casa il Sicomoro). Da questa esperienza e grazie alla collaborazione con i presidi ospedalieri pediatrici, dal Gaslini di Genova, al Bambino Gesù e Policlinico Gemelli di Roma, al Meyer di Firenze, l'Unitalsi può offrire accoglienza alle famiglie e bambini che fanno parte del Progetto.

La figura di Amelia Mazzitelli

Sarà difficile dimenticare la figura di Amelia Mazzitelli, come donna e dirigente di un'associazione, proiettata ai veri bisogni e ai desideri di quanti conoscono e vivono quodianamente la sofferenza. La vicepresidente, insostituibile punto di riferimento e sostegno e la sua grande gioia "del dare" rimarranno nei cuori di quanti hanno avuto il privilegio di incrociare il suo cammino. Con riservatezza e grande forza d'animo ha dedicato la sua vita agli "ultimi" perchè era fermamente convinta che bisogna essere per gli altri "sguardo che accoglie, mano che solleva e accompagna, parola di conforto e abbraccio di tenerezza". 

L'intitolazione

La nuova realtà, che sarà inaugurata a dicembre, vuole essere accoglienza per tutte quelle "famiglie in difficoltà che all’Unitalsi si rivolgono in cerca di una casa, lontano dalla propria". La casa spiega ancora l'associazione è intitolata ad Amelia per una serie infinita di motivi: "Perchè vivendo l’Unitalsi come la nostra unica e grande famiglia, ha sempre pensato che potesse allargarsi all’infinito fino ad abbraccciare e lenire le ferite di ogni persona incontrata e soprattutto perchè Amelia non è un ricordo, Amelia c’è, in ogni angolo, superficie, terrazzo, fiore che ha sistemato e voluto. Amelia vive in ogni persona, anima e cuore che l’ha conosciuta, ascoltata e amata e adesso veglierà in particolare sugli ospiti di "Casa Amelia".

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