Volutamente, prima di prender carta penna e calamaio, ho lasciato passare qualche giorno. Credo che un pezzo, scritto per raccontare una commedia piuttosto che uno spettacolo, non debba limitarsi al riassunto della trama, alla performance degli interpreti e al numero di biglietti staccati al botteghino.

Credo che un simil pezzo debba suscitare nel lettore, specialmente in quello assente all’evento, nostalgia, stimolandolo, la prossima volta, a non marcar visita. E così, trascorsi quattro giorni dallo sbarco dei siciliani Soldi Spicci sul proscenio del Teatro Cilea, eccomi a condividerti, lettore caro, i sentimenti e le emozioni provati durante quel “Tutta colpa del poliamore”!

Apparentemente esclusivamente esilarante, lo spettacolo offre allo spettatore l’opportunità di riflettere sul rapporto di coppia, su quella stanchezza che potrebbe render pesante la quotidiana convivenza e sulla opportunità di sperimentare delle alternative, utili (?) a render viva e piccante l’univoca vita in due…

Il tutto, ovviamente, rappresentato con la tipica allegria che solo Claudio Casisa e Annandrea Vitrano sanno scolpire sui volti e nei cuori dei loro fan. Palermitani per nascita e stil di vita, I Soldi Spicci offrono, attraverso quelle intriganti finestrelle che i social sono, ai tanti che li seguono, momenti di vita casalinga, attimi d’impegno professionale, scenette divertenti assai e pure canzoni.

Appaiono tra le quinte e le telecamere di Colorado e tra le prove e i sacrifici di Pechino Express mentre sul grande schermo cinematografico ci son già finiti due volte: nel 2018 con “La fuitina sbagliata”, da loro stessi sceneggiato, nel 2022 con “Un mondo sotto social”, per il quale curano sceneggiatura e regia. In teatro amano starci, tant’è che li…riempiono ovunque: al Sud e pure al Nord, ma anche al Centro!

A Reggio c’erano già stati, dapprima, nel 2016, al cineteatro Odeon, quindi, alla riapertura dei teatri dopo la pandemia, al Cilea. All’alba del 2024, a sera del quinto giorno di gennaio, invadono gli animi dei reggini.

Costruiscono una novantina di minuti, tra battute e incursioni del simpaticissimo Mimmo (…ch’è un umano…a quattro zampe…!!!), durante i quali suscitano, in special modo nelle coppie, il desiderio di guardarsi negli occhi, sincronizzando il ritmo dei rispettivi cuoricini, e di chiedersi: abbiamo mica bisogno di altro, o di altri, per esser noi, semplicemente noi? E la risposta, senza neanche rifiatare, è un sonoro “nooo”!

Perché, come Anna e Claudio ci sussurrano, tra un tenero motivetto e un delicato gioco di coppia, la vita in due va vissuta con serenità, va costruita sulla reciproca fiducia, va fatta crescere nel rispetto dell’altra/o, dei suoi desideri e anche dei suoi capricci. E se la coppia vuol farsi…aperta, faccia pure: ma non nel senso che tu, lettore, stai immaginando! Ma nell’attenzione all’altro, in un’apertura genuina ai sussulti dell’altro. Insomma, n’è valsa proprio la pena: questo 2024 non poteva meglio incominciare. A Teatro e con due ragazzi che del Teatro ne hanno fatto ragione di vita, poiché consapevoli che il talento va trafficato, anche rischiando.