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Coldiretti Calabria: “Il 26 febbraio torneremo a manifestare in piazza”

Una delegazione di agricoltori calabresi sarà presente in piazza a Bruxelles. Proseguono intanto le assemblee in tutta la regione per affrontare le problematiche del settore

Crisi dei prezzi, aumento dei costi, burocrazia, indebitamento delle aziende, fauna selvatica, in particolare i cinghiali che oltre a rovinare i raccolti, stanno distruggendo la biodiversità calabrese, fonte di reddito e di vita del nostro territorio sono gli argomenti affrontati nel corso delle assemblee.

 “Ventuno assemblee in ogni angolo del territorio calabrese, dove abbiamo incontrato e parlato con migliaia di soci e proseguiremo su questa strada”, sono le parole di  Franco Aceto presidente di Coldiretti Calabria. 

 “Gli agricoltori calabresi, custodiscono il 40% del suolo – aggiunge – con una costante opera di manutenzione che assicura la produzione alimentare e la tutela dei cittadini dal dissesto idrogeologico. Il 26 febbraio torneremo a manifestare a Bruxelles e ci sarà una folta delegazione della Coldiretti calabrese composta in particolare dai giovani”.

“Lo faremo – prosegue il leader di Coldiretti Calabria -in concomitanza con il Consiglio dei ministri agricoli della Ue e con la presentazione della proposta della Commissione per la semplificazione delle regole comunitarie e tutte le volte che sarà necessario fino a quando non avremo ottenuto risposte esaustive rispetto ai bisogni degli agricoltori italiani ed europei”. 
“Nelle proposte avanzate dalla Commissione – spiega ancora Aceto - in merito al pacchetto semplificazione per l'agricoltura che la Commissione Ue ha inviato alla presidenza belga dell’Ue – ci sono alcune semplificazioni da noi proposte, ma manca completezza e certezza dei dettagli. Si sono, finalmente, accorti di alcuni aspetti su cui intervenire, come ad esempio la condizionalità ambientale e la razionalizzazione dei controlli”.

“Così come è fondamentale legare alla nuova Politica agricola comunitaria (Pac) il rafforzamento della direttiva Ue del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare”.

“Ed ancora – prosegue -occorre intervenire sul principio di reciprocità negli scambi per fare in modo che tutti i prodotti che entrano in Europa rispettino le stesse norme ambientali, sanitarie sul lavoro applicate all’interno dei confini comunitari.  Sono positive anche le ipotesi di intervento per i piccoli agricoltori. Però al momento sono solo dichiarazioni: i tempi delle aziende non combaciano con i tempi della burocrazia europea”.

“Noi vogliamo risposte concrete e interventi immediati. Non è più tempo di annunci –conclude - serve cambiare le regole che penalizzano l’agricoltura. La posizione di Coldiretti non cambia: lunedì è una giornata importante e saremo quindi nella capitale belga, a manifestare in piazza insieme a migliaia di agricoltori per avere tempi e strumenti certi per cambiare le politiche europee che minacciano la sopravvivenza del settore”.

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