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Cronaca

Tifoso della Reggina aggredito a Soverato: "Questo non è tifo, resto con la mia amarezza"

“Colpevole” di indossare la maglia celebrativa della promozione in B, un sostenitore amaranto è stato vittima di un atto di violenza in provincia di Catanzaro. Il club di via Osanna esprime solidarietà

Niente di più bello che poter festeggiare la promozione in Serie B e sentirsi orgogliosi di far parte della meravigliosa tifoseria della Reggina. Seguire con amore e passione la squadra di Reggio Calabria è un vanto, soprattutto in certe stagioni, ma a volte anche le questioni positive possono paradossalmente trasformarsi in negative, come accaduto a Filippo Forti.

L'uomo, tifoso della Reggina, è stato aggredito sulla spiaggia di Soverato. Il motivo del vile atto è da ricondurre alla splendida maglia in onore della ritrovata cadetteria da parte della Reggina che lo stesso Forti indossava.

I fatti

La prima ricostruzione di quanto accaduto arriva direttamente dai profili social di Filippo Forti. Secondo quanto scritto su Facebook, "un gruppo di Tifosi del Catanzaro oggi, a Soverato, nel lido che frequento da 3 anni è venuto apposta per mettermi le mani addosso (riuscendoci in parte) per questa maglia che indossavo."

Quanto accaduto permette allo stesso Forti di regalarci una significativa riflessione che andrebbe veicolata in tutti gli stadi durante ogni partita: "Mi verrebbe da dire che quello che è successo oggi ha dell'incredibile... Invece no... Certi gesti ti riportano alla realtà con violenza inaudita...Non mi va di fare battute o di lanciare frecciatine... Questo non è tifo... Trovatelo voi un termine per definire ciò... Io resto con la mia amarezza. BuonaSerata...#CiAveteRottoIlCalcio..."

Il comunicato della Reggina

Il club di via Osanna è prontamente sceso in campo nella persona del presidente Gallo e della società tutta per esprimere "la propria vicinanza al tifoso amaranto Filippo Forti 'colpevole' unicamente di indossare la maglia celebrativa per la promozione in serie B della propria squadra del cuore. La Reggina, nel condannare fermamente ogni forma di violenza, ripone la massima fiducia nel lavoro delle Autorità competenti, in attesa che sia fatta piena chiarezza sull’accaduto."

Sembra assurdo come il semplice gesto di indossare una maglia dedicata ad una gloriosa e rispettabile squadra di calcio si possa trasformare in scene di ordinaria follia. A maggior ragione appare paradossale come ciò sia avvenuto in Calabria, dove la Reggina dovrebbe essere costantemente applaudita perchè se il nome della regione è scritto all'interno del mondo pallonaro, una gran parte del merito è degli amaranto. Guardare una partita di calcio è facile, essere uomini di sport vuol dire però rispettare ogni colore e schieramento.

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