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Cronaca

L'arcidiocesi Reggio-Bova si prepara ad accogliere il cardinale Ernest Simoni

Incontro speciale nell'ottobre missionario. Dal 17 al 20 ottobre il porporato, testimone e vittima della persecuzione comunista, incontrerà gli studenti, i detenuti e le autorità cittadine

L'arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova è pronta ad accogliere il cardinale Ernest Simoni, testimone e vittima della persecuzione comunista. L'anziano porporato, che con la sua testimonianza di fede e di vita ha fatto commuovere Papa Francesco, sarà accolto, alle 9.30, di giovedì 17 ottobre con una Santa Messa alla presenza del clero diocesano a cui seguirà la testimonianza del cardinale sui 18 anni di prigionia e lavori forzati durante la persecuzione del regime ateo albanese. Alle 16.30 si svolgerà l'atteso incontro con i docenti e gli studenti dell'Istituto superiore di Scienze religiose e dell'Istituto teologico di Reggio Calabria e la conclusione della prima giornata vedrà un momento di confronto presso la Comunità parrocchiale di Santa Maria dell'Arco.

Venerdì 18 ottobre, alle 8.30, si terrà la celebrazione eucaristica al Monastero della Vitazione di Ortì e l'incontro con la comunità monastica. Alle 10 si terrà l'incontro con le autorità della Città metropolitana e alle 11.30 il cardinale incontrerà i detenuti del carcere di San Pietro. Sempre il prossimo venerdì si terrà la veglia missionaria in Cattedrale alle 19.30. Sabato 19 ottobre e 20 ottobre, il cardinale Simoni celebrerà la Santa Messa in Cattedrale, alle ore 19 e nella parrocchia di San Giorgio Martire, alle ore 10.

Chi è il cardinale Ernest Simoni 

Presbitero dell’Arcidiocesi di Shkodrë-Pult (Scutari – Albania), nato a Scutari il 18 ottobre 1928, considerato un “nemico del popolo” ai tempi della dittatura comunista di Enver Hoxha è stato arrestato nella notte di Natale del 1963, mentre celebrava la messa a Barbullush, venne condannato a morte, ma la pena fu successivamente commutata in 25 anni di prigionia e lavori forzati nelle gallerie buie delle miniere di Spac e poi nelle fogne di Scutari.

Dopo gli anni dei lavori forzati, nel 1981 venne liberato, pur continuando ad essere considerato "nemico del popolo" dalle autorità del regime. Anche dopo la liberazione dalla prigionia fu comunque costretto a lavorare nelle fogne di Scutari. Durante tutto questo periodo continuò ad esercitare clandestinamente il ministero sacerdotale fino alla caduta del regime comunista nel 1990.

Nell’Albania post-comunista esercita il ministero di sacerdote in diversi villaggi, portando la sua testimonianza di sacerdote cattolico perseguitato e sopravvissuto al regime. Il 21 settembre 2014 incontra Papa Francesco in visita apostolica in Albania. Lo stesso papa Francesco, il 9 ottobre 2016, ne ha annunciato la nomina a cardinale.  Nel concistoro del 19 novembre 2016 papa Francesco lo crea cardinale diacono della diaconia di Santa Maria della Scala.

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