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Domenica, 28 Aprile 2024
Degrado nelle periferie / Arghillà

Fumi tossici e rifiuti bruciati: è emergenza sanitaria ad Arghillà

La denuncia del gruppo civico guidato da Patrizia D'Aguì che chiede soluzioni urgenti

I fumi tossici invadono Arghillà, qui nel quartiere a nord di Reggio Calabria che doveva essere un affaccio sullo Stretto e che è diventato un ghetto i cittadini non si arrendono. Nella zona di Modenelle c'è una discarica abusiva, è quotidiano lo smaltimento illecito di rifiuti che poi, spesso, vengono bruciati.

L'inquinamento da fumi tossici prodotto dai numerosi incendi appiccati per lo smaltimento abusivo di rifiuti preoccupa gli abitanti della zona che da tempo cercano di far sentire la loro voce. 

Va in giro, fotografa e denuncia Patrizia D'Aguì, portavoce del gruppo civico Noi siamo Arghillà, nato spontaneamente e che adesso si sta anche costituendo giuridicamente. "Questo gruppo è stato creato per sostenere l'impegno dei residenti di Arghillà nella lotta per la tutela dei loro diritti, - spiega D'Aguì - della loro salute, contro i disservizi, le discariche pericolose e gli abusivismi. È un gruppo dedicato a quanti vogliono diffondere le ragioni di una periferia di Reggio, spesso dimenticata, che vuole salvaguardare il proprio futuro e quello dei suoi figli".

"Non si può più respirare, i fumi tossici sono ormai quasi quotidiani - racconta Patrizia D'Aguì - abbiamo più volte segnalato la questione e siamo andati in piazza Italia insieme agli altri comitati di quartiere ma non è cambiato nulla. Dal Comune solo parole ma niente fatti. Di certo noi non possiamo più vivere così. In questa discarica abusiva c'è di tutto, mobili, materassi, materiali edili, automobili e tanto altro ancora. Qui non sono solo gli abitanti di Arghillà, quelli che non pagano la tassa sui rifiuti, a smaltire illecitamente. Abbiamo visto anche camion arrivare e gettare di tutto, approfittando della discarica abusiva". 

"È tempo di fermare questo scempio - chiede D'Aguì - i fumi tossici sono dannosi e non solo per gli abitanti di Arghillà. Ma in questo quartiere non c'è solo la discarica abusiva, ma ci sono anche i rifiuti non raccolti regolarmente. Per oltre dieci giorni non sono stati ritirati i rifiuti e la situazione è insostenibile".

"Stiamo organizzando un'iniziativa importante per portare il problema a palazzo San Giorgio, vogliamo delle risposte concrete. Secondo noi occorre un intervento coordinato tra Comune e prefettura per garantire il controllo della zona. Il massimo sarebbe avere i militari, ma anche telecamere e più pattuglie delle forze dell'ordine che non si limitino solo a girare ma che intervengano quando vedono le persone che gettano i rifiuti per strada".

"C'è un problema di salute pubblica, prima di tutto - evidenzia D'Aguì - ma c'è anche un problema di ordine pubblico. Arghillà Nord è una zona dove ci sono molte persone di etnia rom per le quali il sindaco ha promesso la delocalizzazione... ma dove? Attendiamo risposte. Non possiamo vivere così. Arghillà non è solo delinquenza e problemi, ci sono tanti cittadini onesti e c'è un quartiere bellissimo che però viene visto sempre come un ghetto. Noi vogliamo cambiare questa narrazione e vogliamo che i problemi vengano risolti e per questo non facciamo patti con nessuno. Chiediamo i nostri diritti".

spazzatura arghillà

Poi la battagliera cittadina racconta: "Qui già c'è un comitato di quartiere ma è nato il nostro gruppo civico spontaneo perché non abbiamo visto risposte dalle istituzioni". 

I fumi tossici, lo smaltimento dei rifiuti sono ferite mortali per l’ambiente e per la salute, ma gli abitanti di Arghillà non si arrendono e sono pronti a continuare la loro battaglia in difesa dei loro diritti.

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