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Lunedì, 29 Aprile 2024
Le indagini / Locri

Falsi certificati, dalle carte i consigli per la visita: "Indossare il pannolone..."

Il secondo filone dell'inchiesta "Sua Sanità" che porta la firma del sostituto procuratore Valentina Antonuccio

Si doveva presentare alla visita medica per il riconoscimento dell'invalidità "senza orologio al polso, doveva camminare lentamente, facendo piccoli passi e con un bastone, consegnare una scatola di farmaci, indicando quali assumeva, indossare un pannolone e farsi accompagnare dal figlio alla visita, lasciarsi la barba lunga, parlare il meno possibile", erano questi alcuni "suggerimenti" forniti per raggirare la commissione medica dell'Inps e finiti adesso tra le 48 pagine dell'avviso di conclusione indagini preliminari sulla sanità del Tribunale di Locri. 

Un disegno criminoso per il rilascio di false certificazioni mediche, in cambio di denaro, attestanti false diagnosi o patologie più gravi da inoltrare all'Inps per ottenere l'invalidità. È questo quanto accadeva, secondo l'accusa,  al patronato Inpal di Bovalino e Caulonia e all’ufficio Inail di Locri, che si sarebbero serviti dei medici dell'ospedale per aggiustare una serie di diagnosi.

Massimo Iacoppetta, responsabile del patronato Inpal a Bovalino e a Caulonia,  è - secondo gli inquirenti -  il presunto vertice di questo disegno criminoso. I lavoratori della Locride si rivolgevano al patronato - secondo quanto ricostruite nelle lunghe  indagini condotte dalla Guardia di finanza - per ottenere false certificazioni così da potere passare il vaglio delle commissioni dell'Inps. Massimo Iacoppetta, dunque, mandava i lavoratori dai medici "amici" che avrebbero – si legge nel decreto di chiusura indagini – confezionato "false diagnosi e patologie più gravi".

Una complessa indagine, che parte da fatti del 2016, e che adesso ha portato il provvedimento di chiusura delle indagini per 44 persone e che porta la firma del sostituto procuratore Valentina Antonuccio, la stessa che diede il via all’inchiesta denominata “Sua Sanità” per la quale sono stati adottati provvedimenti di custodia cautelare a carico di due psichiatri e l’interdizione all’esercizio della professione medica e forense per una decina di professionisti locridei.

Secondo la pm Antonuccio, il responsabile del patronato Inpal di Bovalino, Massimo Iacoppetta, adesso indagato, avrebbe istigato i medici dell'ospedale di Locri "a compiere atti contrari al loro dovere d'ufficio". In questo modo, i sanitari avrebbero attestato "patologie inesistenti - si legge nel capo di imputazione - o comunque difformi da quelle reali per i soggetti da lui segnalati, corrispondendo o comunque promettendo la corresponsione di somme di denaro".

Sono così indagati psichiatri, radiologi, cardiologi, pneumologi, e persino Franco Napoli, dirigente medico dell’Inail e il direttore medico del presidio ospedaliero di Melito Porto Salvo, Giuseppe Zuccarelli che secondo l'inchiesta avrebbero fatto carte false per raggirare l'Inps e ricevere dai lavoratori un lauto compenso per i certificati emessi. 

Sono sei i medici dell'Asp reggina, Antonio Bombara, Domenico Clemente, Franco Napoli, Gaetano Severo, Giuseppe Princi e Giuseppe  Zuccarelli, indagati in questo secondo filone dell'inchiesta "Sua Sanità" che ha portato alla luce il sistema di malaffare che c'era nell'ospedale di Locri, in accordo con il patronato.  

Gli indagati hanno venti giorni di tempo per sottoporsi agli interrogatori del gip che, a sua volta, deciderà se rinviarli a giudizio.

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