rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Il martedì di festa

Il popolo reggino si affida alla Patrona: ed è subito speranza

Nella "passeggiata" del martedì pomeriggio che chiude le Feste Mariane è grande l'emozione della gente

È il martedì di festa, è il giorno in cui Maria, la protettrice attraversa la città. È il giorno in cui la Madonna della Consolazione "vive" lo spazio cittadino in maniera esemplare, ne segna e protegge le vie e gli spazi rilevanti. È il giorno della "passeggiata", finita l'attesa del sabato in cui la Patrona ritorna al suo popolo, ecco che il corteo processionale sosta davanti ai luoghi delle istituzioni, il Comune, la prefettura, la questura, davanti alla villa comunale, luogo dove è caduto Giuseppe Marino, vigile urbano ucciso mentre svolgeva il suo lavoro, nel trentesimo anniversario dell'omicidio; e gli eventi sociali e politici vengono riconsegnati alla protezione della  Madonna. 

È il momento in cui i reggini sanno che la Madonna è tra loro, è qui, ora, e cammina insieme. È un sentire diverso rispetto alla grande discesa dall'Eremo verso il Duomo e i reggini lo vivono pienamente. Anche Antonino Iannò, assistente spirituale dei portatori della Vara rivive l'emozione ogni volta.

Racconta: "È un rito che si rinnova e malgrado ci siano sempre gli stessi sentimenti, la fede e la devozione, l'emozione è sempre diversa. Io la vivo scandendo i ritmi della processione, sapendo che dietro alle mani che sorreggono la grande e possente Vara ci sono uomini con le loro storie, ma il cui cuore batte sempre per Maria. È un grande onore e quando incrocio gli occhi della Madonna la mia fede si accresce anche perché conosco i miracoli che la Madonna compie nei cuori e a volte  anche nei corpi degli uomini".

"Ho sempre partecipato alla processione e non immaginavo di diventare padre spirituale dei portatori, ma nel 2017 don Gianni durante la processione mi disse fermati qui accanto a me e l'anno dopo la campanella passò nelle mie mani, per suo volere e dell'arcivescovo".  

Madonna Consolazione 2023 don Nino Iannò

È grande l'emozione anche per la signora Francesca Trovatelli che è arrivata da Messina per vedere per la prima volta la processione della Madonna della Consolazione. "Ho sempre sentito parlare di questa processione ma non ero mai riuscita a venire. Quest'anno, all'età di 68 anni, ho deciso insieme alle mie amiche Angela, Melina e Nunzia, di prendere l'aliscafo e venire. È stato davvero emozionante, ho pregato intensamente, per mio marito che a casa gravemente malato e con l'ossigeno. La Madonna sente il mio cuore dolorante e spero che ascolti le mie preghiere". 

Francesca Trovatelli e le amiche

Non manca mai al tradizionale appuntamento settembrino neanche la signora Immacolata Tranquilla, novantun'anni e il sorriso sulle labbra e ricorda: "Io sono di Varapodio, ma sono anni che ormai vivo a Reggio, anzi a Bocale".  È accompagnata dal figlio Salvatore che evidenzia i problemi che devono affrontare i disabili nel vivere la città: "Non è facile per chi è sulla sedia a rotelle partecipare alla vita pubblica. Per noi è come essere cittadini di serie B. Scarseggiano i parcheggi riservati e oggi è stato difficile arriva qui. Ma mia mamma ci tiene ed è sempre venuta alla processione. Generalmente andiamo il sabato all'Eremo e poi a novembre partecipiamo alla processione che riporta la Madonna all'Eremo, ma quest'anno siamo venuti qui al Duomo". 

Immacolata Tranquilla con il figlio Salvatore

A seguire la Patrona ci sono anche le donne e gli uomini del Cenacolo di Maria Consolatrice. Hanno il fazzolettone amaranto al collo, in un simbolico gemellaggio con i portatori della Vara. "Noi abbiamo tre attività principali: i canto, la preghiera e le opere caritatevoli" spiega la presidente Maria Grazia Morabito. 

"Il Cenacolo è nato a maggio del 2012, grazie a padre Giuseppe Sinopoli.  Per sancire il profondo legame filiale alla Vergine  - spiega Morabito -  renderlo più efficace, si è convenuto di darci dei segni, e cioè: un fazzoletto con impressi logo e immagine della Madonna consolatrice (offerto dal Presidente dell’Associazione Portatori della Vara, stabilendo così un profondo e indissolubile legame), una medaglietta riproducente le immagini della Madonna e del venerabile padre Gesualdo Malacrinò da Reggio Calabria, una corona del rosario e il libretto “Con Maria Madre della Consolazione”, all’interno del quale vi è anche la preghiera di Affidamento.

Mariagrazia Morabito - Cenacolo Maria ConsolatriceIl nostro compito durante la festa è di accompagnare Maria al Duomo, facendo animazione liturgica. Per la prima volta quest'anno durante la discesa dall'Eremo abbiamo fatto l'accompagnamento, insieme alle suore della Madonna di Fatina, grazie anche all'impianto di filodiffusione, sino alla piazza della Consegna. Domenica siamo stati chiamati al Duomo, per la celebrazione della messa delle 9, per l'animazione liturgica. Oggi è una processione molto sentita, bella, che viviamo intensamente ma diversa da quella del sabato che è l'attesa per il ritorno della Madonna in città. Noi adesso aspetteremo il ritorno della nostra Mamma celeste all'Eremo ma nel frattempo verremo in questi mesi a trovarla al Duomo e poi l'accompagneremo a novembre".

Madonna della Consolazione, processione del martedì: le foto

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il popolo reggino si affida alla Patrona: ed è subito speranza

ReggioToday è in caricamento