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Sabato, 27 Aprile 2024
Vicenda amaranto

Vicenda Reggina, Lamberti replica ancora: "Lettera firmata ma chiaramente apocrifa!"

Sulla vicenda amaranto l'imprenditore reggino interviene dopo le parole dei due sindaci facenti funzione

Continuano le polemiche degli ultimi giorni sulla vicenda Reggina calcio, dopo la scelta compiuta dall'amministrazione comunale. È arriva dall'imprenditore Eduardo Lamberti Castronuovo una lettera, che riportiamo integralmente: "E’ l’eterno conflitto tra bene e male. Tra signorilità e goffagine.

Quando ero giovincello, nelle puerili contrapposizioni, allorquando si palesava l’evidenza di riportare  una sconfitta verbale - cioè quando si  aveva torto - si ricorreva alle offese rivolte alle madri o alle sorelle. Avendone. Un espediente come un altro per uscirne …..senza l’onore delle armi. Oggi la politica, soprattutto alle nostre latitudini - è affidata davvero a persone da poco che mentono sapendo di mentire, impunemente, e negano addirittura l’evidenza. Qui non hai il diritto di dissentire, ma devi abbassare la testa e subire,  soprattutto se non hai un po' di autonomia, perché aspetti sempre il favoruccio dal potente, aleatorio, di turno.

Questo andazzo è supportato anche da una maggioranza silenziosa che non reagisce e lascia fare. Un po' come fa colui che assiste ad una aggressione e se ne sta lì a guardare senza alzare un dito.  E’ cosi che la città non fa quadrato attorno alle persone perbene che ci mettono la faccia per difenderla e preferisce passare le noiose serate in casa, a rotazione, nei circoli dove si mangia, si fanno pettegolezzi, ma non si reagisce: e’ più comodo.! 

Si permette cosi a sedicenti giornalisti, talvolta addirittura sospesi dall’albo per avere riportato condanne penali, di insolentire, offendere, fare stalking nei confronti di chi ama la città, a tal punto da soffrirne per le ingiustizie perpetrate in suo danno. In cotanta miseria “la patrizia prole che fa? (Andrea Chenier) Nulla. Vegeta. Allo stesso modo si tace quando due sindaci, peraltro ff, che chiaramente operano in nome e per conto di taluno più in alto, mentono sapendo di mentire e offendono colui che avrebbe osato chiamarli “gaglioffi”. Preciso intanto che il termine è sinonimo di “briccone” ! 

Al dunque. Ambedue, all’unisono, cercano di tirarsi indietro sul contenuto della lettera da essi stessi firmata, ma di certo non stilata, (laddove non ne riconoscono il contenuto) circa la proditoria intenzione di auspicare l’ingresso dei privati nell’ Università Dante Alighieri ( in effetti in difficoltà per loro stessa responsabilità)". 

Continua Lamberti: "E per farlo attaccano il sottoscritto, attribuendogli insensate responsabilità, quale docente in quell’ateneo, non solo improbabili ma del tutto infondate. Il docente insegna, non si occupa di amministrazione! Ma la cosa più ridicola è l’affermazione che mi sarebbe stata sbattuta la porta in faccia nell'operazione “salvataggio colori amaranto”. Cafonesca espressione ma non del tutto infondata, nel senso che, la famosa “porta” non è stata sbattuta, ma neppure aperta, perché l’ingresso, senza appetiti dirigenziali, di gente pulita e perbene avrebbe di certo sconvolto piani  prestabiliti di cui la “non riconosciuta ma firmata lettera” è palese, inequivocabile e incontestabile espressione!

Poi, il gatto e la volpe della cosiddetta politica reggina, si lasciano andare alle solite frasi fatte, secondo le quali sarebbero gli appetiti elettorali  (come fosse una colpa) a muovere certe critiche, si badi bene univoche  (c’è stato chi, giustamente parla di mandarli via a pedate) per non avere il coraggio civile di rispondere seccamente: Lamberti si sbaglia! Eh no! La firma è firma e li inchioda. Purtroppo la solita pletora di yes me, truppe cammellate senza ritegno, né spina dorsale, imperversando su Fb - loro campo vigliacco di battaglia preferito - hanno fatto, sia pure in minima ma fastidiosa parte, da eco con improperi, allusioni senza senso e ingiurie gratuite. Ma queste sono le loro truppe. Mercenari. Soldati di ventura. Lanzichenecchi.

L’art. 21 della costituzione tutela la libertà di stampa ma non la libertà di offendere né quella di scrivere cose che con l’etica e la morale nulla hanno a che vedere. Ma tal dei tempi è costume! Oggi, però, è festa cittadina e la processione accomuna tutti: per un giorno solo!  Che la Madonna della Consolazione illumini chi ci amministra e faccia il miracolo di mandarli via, non a pedate, ma con una santa benedizione!".

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