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Lunedì, 29 Aprile 2024
Palazzo San Giorgio

La Reggina "entra" in Commissione, ecco le mosse delle istituzioni per salvarla: c'è anche l'iscrizione in D

Brunetti e Versace sono stati uditi per capire le azioni che si stanno intraprendendo dopo le decisioni di Ilari e in vista dell'udienza del Consiglio di Stato

Più di due ore è durata la riunione di commissione consiliare, riunita in seduta congiunta  - la settima e la nona -  per affrontare un solo tema: la Reggina 1914 e le sorti della città nel mondo calcistico. I due presidenti Marcantonio Malara e Massimo Ripepi hanno voluto, infatti, discutere insieme al sindaco facente funzioni Paolo Brunetti e al sindaco della Città metropolitana Carmelo Versace di quanto sta accadendo al club amaranto e il suo futuro in vista anche della prossima udienza del Consiglio di Stato, martedì 29 agosto, che dovrà chiarire se ci sarà o meno la permanenza della società in serie B. 

Snocciola fatti il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti e dice subito che "si è sentito offeso, prima di tutto come istituzione e poi come uomo per il comportamento di Manuele Ilari".  Brunetti ricostruisce i fatti da quando è arrivato l'imprenditore romano: "Noi abbiamo appreso solo dalla stampa che la Reggina era stata venduta ad Ilari, e quando  dopo diciotto giorni abbiamo visto che non era venuto in città e nessuno lo conosceva abbiamo deciso, come istituzioni, di chiedere un incontro e convocarlo con una pec inviata alla Reggina. Questo accadeva prima di Ferragosto. Ma abbiamo ricevuto un rifiuto: "E’ arrivata una risposta indegna di un presidente di una società di calcio, dove viene detto che il momento non è favorevole, non ci sono i termini con una interlocuzione, che c’è paura di venire a Reggio".

Questa è stata un'offesa. Accade però che il giorno successivo ricevo una telefonata da Tonino Massara, di Antenna Febea, che mi chiede se sono disponibile a parlare in trasmissione  e ci sarà anche Ilari. Dico di sì" ma ecco che c'è un altro colpo di scena. 

Continua Brunetti: "Un attimo primo di andare in diretta radiofonica Ilari dichiara alla stampa che si era sentito, la domenica precedente, con il sottoscritto e che avevamo concordato un comunicato. Falso. Nulla di più falso. Io non l’avevo mai sentito, come ho già precisato anche in radio. Mi scuso se quel giorno sono stati usati toni che non mi sono consueti. Sono state rivolte offese alla città e alla carica che in questo momento ricopro e ho attaccato Ilari per il suo comportamento. Mi scuso ancora.

Finita la trasmissione, è stato Massara a chiedere se ci volevamo scambiare i contatti telefonici ed io ho detto di sì, anche se avevo fatto passaggi istituzionali.  La sera stessa sia a me che a Versace è arrivato un messaggio di Ilari, fissava un appuntamento per il 27 agosto. È troppo tardi e chiediamo di anticipare. Ma Ilari dice che è in Sicilia, nel ragusano. Allora proponiamo di incontrarci a metà strada a San Gregorio di Catania, nella sede del Comune. 

Io e Carmelo Versace siamo arrivati in anticipo. Quando è arrivato Ilari subito ci ha colpito il suo esordio: "Ho meditato stanotte e sono cosciente che non ci sono più le condizioni per andare avanti Ho deciso di fare un passo indietro". Noi diciamo ok perfetto, se cede, che non si cada nello stesso errore. Questa volta serve un imprenditore con abbia solidità economica. Noi non ci intromettiamo nella compravendita delle società di calcio. Ma vigileremo affinché la società  sia seria e gli investitori abbiano una adeguata capacità finanziaria.

È un fiume in piena Paolo Brunetti parla e racconta i fatti, punto per punto, e dalle sue parole traspare anche la foga del tifoso oltre che di amministratore. Spiega ancora: "Abbiamo chiesto però che il centro sportivo di Sant'Agata deve essere riaperto’, abbiamo detto, perché è importante dimostrare anche ai futuri acquirenti oltre che al Consiglio di Stato di essere vivi. Abbiamo chiesto di riprendere la discussione con Saladini, suggerendo una rescissione".

Paolo Brunetti aggiunge anche che ci sono state alcune video-conferenze con Saladini e con Brunori.  Saladini era disponibile a riprendersi le quote e a transitarle fino al 29 agosto. Poi però Ilari ha fatto dichiarazioni pubbliche e Saladini ha fatto nuovamente un passo indietro". 

Gli imprenditori interessati all'acquisizione

Ascoltano i consiglieri comunali, alcuni anche collegati in video conferenza ed ecco che il sindaco facente funzioni arriva agli ultimi fatti. "La Reggina 1914 trova l'interesse di alcuni imprenditori. Non è assolutamente vero quello che dice Ilari che non ha ricevuto alcuna richiesta di acquisizione. Gli imprenditori ci sono. Noi abbiamo avuto degli incontri informali con imprenditori interessati e quando abbiamo avuto dei contatti formali abbiamo trasmesso il tutto alla Reggina con una pec. C'è una cordata di imprenditori importanti. Era stato fatto anche un preliminare di compravendita. Una cordata di imprenditori solidi, strutturati, che ovviamente avevano fatto il preliminare, subordinato alla decisione del Consiglio di Stato. C'era l'assoluta riservatezza. Poi le nuove dichiarazioni di Ilari e così qualche imprenditore del Salento, del settore vitinicolo, è uscito allo scoperto e ha detto pubblicamente che era interessato. 

La costituzione in giudizio 

In tutta questa vicenda c'è un lato positivo però: le istituzioni tutte si sono unite e stanno facendo fronte comune in difesa della Reggina, per la città. Lo dice chiaramente Paolo Brunetti che ricorda che "gli uffici comunali stanno predisponendo gli atti per costituirsi in giudizio nel procedimento davanti al Consiglio di Stato: c'è tempo sino a lunedì. Stessa cosa ha fatto la Città metropolitana e la Regione". La Reggina è un bene comune che va oltre il calcio e per questo ecco che le istituzioni sono insieme. 

La serie D e l'iscrizione

"Il Comune dopo la sentenza del Tar, ha chiesto l’iscrizione in soprannumero in Serie D, in caso di non riammissione in serie B.  Aspettiamo a pubblicare il bando per la manifestazione di interesse ma abbiamo deciso di aspettare dopo la sentenza per non indebolire la posizione della società in vista del Consiglio di Stato. Se dovesse andare male si ripartirà da una categoria che la Federazione ci assegnerà, se deve essere D, sappiate che non è la prima volta che la Reggina riparte e anche questa volta ce la farà. . “D” - come ha detto un giornalista - è iniziale di dignità, la dignità del popolo di Reggio che ha sempre saputo rialzarsi. Ma noi aspettiamo fiduciosi

Versace: "L'importante arrivare al Consiglio di Stato con una nuova cordata"

Prende poi la parola Carmelo Versace, sindaco metropolitano facente funzioni che chiama in causa Saladini e le sue responsabilità nella vicenda e ricorda che prima "l'unico campanello d’allarme acceso era il non pagamento degli oltre 750 mila euro e le dimissioni di Cardona”.

Poi l'affondo su Saladini: “È il principale responsabile, Ilari è stato ‘utilizzato’ perché tra i due c’è un collegamento". Poi Versace entra nel merito degli imprenditori e spiega: "La cordata di imprenditori che si sta facendo avanti in questi giorni, in realtà ci stava lavorando già a 3 mesi e dialogavano con Saladini. Poi, intorno a metà luglio, Saladini cambia rotta. Iniziamo a preoccuparci quando scopriamo che l’unico titolare di questo fantomatico fondo era Ilari. Quanto emerso nelle ultime ore, con l’uscita pubblica dei nuovi imprenditori, fa capire che Ilari dice un’altra bugia. Non è vero che non ci sono acquirenti, ma è lui che continua a speculare e non si trova un accordo” e aggiunge: "Ora si lavori in silenzio e senza polemiche, facendo da mediatori affinché le quote vengano cedute, perché al Consiglio di Stato è importante arrivare con una nuova cordata. I legali dei nuovi sono già pronti, non necessita una procedura particolare”.

Prima di chiudere la seduta ecco che intervengono anche i consiglieri comunali  Castorina, Marcianò, Sera e Milia. Affrontano anche il problema dei debiti della società nei confronti del Comune e arriva anche l'idea di  mettere mano, appena possibile, al regolamento della gestione, dello Stadio Granillo per dare un aspetto diverso e appetibile. 

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