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Sabato, 27 Aprile 2024
Notte di San Silvestro

Cosa si fa a Capodanno? Il magro piatto di Reggio Calabria circondata da piazze stellari

Mentre Sviprore rimanda i conti delle casette alle associazioni di categoria, nella notte del nuovo anno il costoso Natale metropolitano offre soltanto un dj set

Cosa fai a Capodanno? E' la domanda fastidiosa per antonomasia, al centro di proverbiali battute umoristiche e oggi meme più o meno originali, che però, nel caso delle feste natalizie di Reggio Calabria, per qualcuno dovrebbe essere fonte di imbarazzo. 

Lo abbiamo scritto più volte. Al netto della surreale vicenda dei villaggi con le casette chiuse, il capitolo più clamoroso del programma Natale Metropolitano è quello degli spettacoli. Che assolutamente non sono all'altezza della spesa sostenuta dall'ente. Sviprore ha avuto a disposizione 340.000 euro ma si è deciso di impiegarli in un modo che potremmo definire fantasioso se la realtà è che domani sera Reggio Calabria non avrà nessun evento pubblico nella fatidica notte di San Silvestro.

Nel 2022 Metrocity aveva portato Joe Bastianich e la sua band, capaci di far ballare una piazza sotto la pioggia celebrando degnamente il nuovo anno. Troppo costoso? Sembra che quest'anno la valutazione sia stata questa, scegliendo invece di distribuire il portafoglio per gli spettacoli a tanti giovani animatori locali. Ma davvero tantissimi, perché nella somma di 44.000 euro prevista alla voce eventi, rientrano lo show di Santo Palumbo (comprensivo di service, hostess, sicurezza e tecnici), presumibilmente il concerto dei rapper Kento e Mad Simon, e infine gli artisti di strada.

E qui apriamo una parentesi. Li abbiamo visti in questi giorni e intanto non ci sembrano così tanti tra cover band, Grinch, angeli e folletti: nulla da dire sulle loro performance scenografiche e colorate, ma eccetto la street band dei Takabum, gli altri pur bravissimi giocolieri, danzatori, trampolieri e caricaturisti chi sono?

Nel programma diffuso da Sviprore e nei vari "save the date" giornalieri abbiamo letto i loro nomi senza trovare indizi di fama tale da giustificare un cachet elevato, o magari di una provenienza internazionale (peculiarità di tanti ospiti nei festival di arte di strada) che possa far ipotizzare costi di voli o soggiorno. 

Volutamente stiamo ora escludendo da questa ricognizione il gran concerto del 1 gennaio al teatro comunale con il coro lirico e l'orchestra Cilea, una tradizione consolidata e amata dai reggini sulla quale sarebbe stato impensabile "innovare" come nell'idea del sindaco Falcomatà che ha condotto ai risultati fallimentari di quest'anno. 

Sviprore tenta di far quadrare i conti con le associazioni di categoria

I conti sono sballati, misteriosi agli occhi dei reggini che chiedono trasparenza. E lo sa benissimo anche la società in house affidataria di questo programma natalizio della discordia. Tanto che l'amministratore unico Michele Rizzo ha messo le mani avanti provando a battere cassa con le associazioni di categoria.

Non è la prima volta: Rizzo aveva già rimbrottato i rappresentanti di commercianti e operatori commerciali per i mancati adempimenti (leggi pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico) che hanno causato l'inattività di gran parte delle casette nei villaggi. E adesso Sviprore torna alla carica facendo una nuova analisi ... sì, ma a feste praticamente finite.

La società rileva che in piazza Castello (strutture da sempre chiuse) "sono state comunicate nei giorni scorsi agli operatori commerciali presenti le risoluzioni contrattuali". Non diversa la situazione in piazza Duomo e piazza Italia, "difforme dai contratti sottoscritti in quanto gli operatori commerciali presenti aprono le casette saltuariamente e a orari differenti tra di loro". Rizzo dice a chiare lettere: "Vi preghiamo di vigilare sul buon funzionamento e sul rispetto degli accordi pattuiti. Non si ha, ad oggi, inoltre, contezza della corresponsione di tutti gli oneri da parte degli operatori commerciali come da contratto sottoscritto, dei quali vi chiediamo riscontro".

La magra notte di Capodanno reggina e i big in concerto nelle città vicine

Insomma, la società di Metrocity non ha nessuna intenzione di rimetterci, e nero su bianco ricorda chi è tenuto a pagare, tirandosene fuori. Non può però fare la stessa cosa per il finanziamento destinato alla rassegna. E torniamo alle dolenti note di Capodanno. Già perdente nel confronto con Palmi e i suoi concerti di Tananai e Rocco Hunt e con i Pooh di scena a Messina, anche domani sera Reggio Calabria sarà una Cenerentola a pochi chilometri dallo spettacolo all star di Crotone, il concerto di Giorgia a Cosenza e quello di Max Pezzali a Corigliano-Rossano. E sull'altra sponda dello Stretto, nella dirimpettaia siciliana si ballerà con il Radio Italia Party animato dai popolari Paoletta e Luca Camorcia. Molti giovani reggini si stanno organizzando per raggiungere questi vicini palcoscenici e festeggiare lì l'inizio del 2024. 

Il nostro veglione - tanta grazia - si dividerà in due momenti diversi, e da comunicato della Città Metropolitana ecco la sorpresa di fine anno: l'evento che fino a due giorni fa su tutti i programmi era ambientato in piazza Castello trasloca in piazza Italia. E non è difficile immaginare perché, vista la desolazione dello scenario con il villaggio street food fantasma, che nelle scorse sere ha obbligato vari gruppi ad esibirsi davanti a pochissimi spettatori. 

Ma se questo non si può dire, ci si sposta perché piazza Italia è "una delle piazze principali di Reggio, proprio al centro tra i palazzi istituzionali". Qui si svolgerà una lunga maratona che inizierà al mattino, dalle 11 alle 16 con la musica live dei dj reggini Umbesini, Saverio Fonte, Massimo Trunfio, Antonio Lubrano, Joshua Giglio. Allo scoccare della mezzanotte si aprirà il Reggio New Year con altri noti dj come Gianni Sanfilippo, Claudio Polimeni e Filippo Lopresti.

Un piatto volenteroso e pure divertente, perché alla consolle i nostri sanno come fare. Ma oggettivamente magro, a fronte di una disponibilità economica che avrebbe consentito ben altre iniziative. Chiederemo comunque ai prodi artisti che salutando il 2024 regaleranno musica e allegria ai reggini, se il loro compenso, in quell'ottica di promuovere i talenti locali anziché dilapidare soldi per i soliti personaggi superpagati, sia stato adeguato. 

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