Ieri sera un agente di polizia penitenziaria è stato vittima di un'aggressione nell'istituto carcerario di via San Pietro. L'assistente, con esperienza ultra decennale durate il servizio nella sezione detentiva “dell’osservazione psichiatrica”, è stato aggredito da un detenuto, che ha cercato di strangolarlo, mettendogli le mani al collo. 

E' solo grazie all’esperienza dell’agente e all’immediato intervento dei colleghi di reparto, diretto dal comandante, dirigente Stefano Lacava, che la vicenda non si è trasformata in tragedia. Ripristinato l’ordine, l’agente è stato visitato dal medico del carcere per poi essere trasportato al pronto soccorso del Grande Ospedale Metropolitano, dove i sanitari di turno hanno riscontrato i segni dell’aggressione, formulando una prognosi di 20 giorni. 

A denunciare l'accaduto Ia Uilpa polizia penitenziaria di Reggio Calabria: "Non è la prima volta che nella sezione detentiva psichiatrica di via san Pietro, - afferma Bruno Fortugno, presidente terrioriale - succedono aggressioni ai danni di poliziotti penitenziari e considerato le chiusure degli ospedali psichiatrici giudiziari non credo che questo aiuti molto le direzioni degli istituti penitenziari italiani che con tanta difficoltà si stanno facendo carico di gestire persone con problemi psichici senza avere personale qualificato".  

"La vicenda - conclude Fortugno - sarà portata al tavolo nazionale atteso che la Calabria non ha ancora un provveditore regionale. Non è corretto assistere inermi o essere semplici spettatori di questi reiterati e gravi accadimenti, è giunto il momento che l'Amministrazione penitenziaria centrale si faccia carico della problematica fornendo soluzioni”