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Lunedì, 29 Aprile 2024
Autismo / Cardeto

"Cucu’ io ci sono": il libro e le storia di autismo emozionano Cardeto

Il volume di Angela Villani è stato presentato presso la sala parrocchiale San Sebastiano. Iniziativa organizzata dalla Pro Loco del presidente Santo Morabito

Esistono giornate che sul calendario si dovrebbero vivere quotidianamente nelle relazioni d’aiuto sulle disabilità. Domenica 3 dicembre è la data che istituzionalmente segna "La giornata della disabilità" e nel cuore del Borgo grecanico aspromontano di Cardeto, si sono intrecciate storie che si trasformano in un libro,"Cucu’ io ci sono" scritto dalla dott.ssa Angela Villani.

Organizzato dalla Pro Loco Cardeto del presidente Santo Morabito, presso la sala parrocchiale San Sebastiano, si è vissuto intensamente il tema dell’autismo, con la presenza dell’autrice del libro che è vicepresidente dell’associazione il volo delle farfalle evoluzione autismo.

Una storia che percorre le strada di una mamma e di un figlio autistico, con tutti i risvolti che ne derivano. La presentazione del libro è stata introdotta da Letizia Megale che racconta della casualità dell’incontro con la scrittrice, con il dialogo in cui viene a conoscenza che lei è madre di un figlio autistico e che ha raccontato la sua storia.

La tematica dell’autismo, con il filo conduttore delle pagine del libro è stato vissuto in diversi aspetti, testimoniati dalle parole della dott.ssa Maria Pia Russo, psicologa che ha affrontato le problematiche specifiche che vive la persona autistica e l’influenza nel contesto familiare e sociale.Il campo educativo è stato trattato da Caterina Megale. dott.ssa in scienza dell’educazione, nella specificità dell’insegnamento e nei percorsi di inclusione.

I movimenti del corpo, gli atteggiamenti e il contesto in cui si muove un soggetto autistico, sono stati fermati nelle immagini del fotografo Filippo Latella, che ha creato un percorso di sociologia visuale che fa comprendere i gesti ed i segnali del corpo. Le parole dell’autrice hanno coinvolto il pubblico, nella narrazione della sua storia, nel rapporto d’amore con il figlio e con la presenza assenza delle istituzioni che non supportano adeguatamente una problematica di rilevanza sociale.

"Cucu’…io ci sono" sembra una trama di una sceneggiatura di un film, dove l’amore materno e la comprensione, sono il tappeto dei sacrifici per regalare il sorriso ad un figlio, che si ferma tra le pagine e si diffonde in un luogo del cuore.

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