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Lunedì, 29 Aprile 2024
Aspromonte / Cardeto

Cardeto, nei toponimi la memoria dei luoghi: ricerca della Pro loco

L'iniziativa è stata realizzata con la collaborazione del prof. Alfonso Picone Chiodo con l’obiettivo di valorizzare le proprie radici e creare uno sviluppo reale e sostenibile del territorio cardetese

Si è concluso il lavoro iniziato circa sette mesi addietro sui toponimi presenti nel territorio di Cardeto, piccolo paese in provincia di Reggio Calabria, facente parte dell’area grecanica.

I toponimi sono le tracce che l’uomo, negli anni, ha lasciato sul territorio, usati per individuare un determinato luogo (frazione, località, monte, ecc.) la cui etimologia è spesso sconosciuta. Interpretarla costituisce un vero ed impegnativo lavoro che, a volte, nasconde la storia di chi un tempo viveva quel luogo.

Per lo studio toponomastico di un sito assume un valore indispensabile la forma dialettale, unitamente alla corretta dizione, per ricostruirne la forma originaria; altrettanto rilevante sono, poi, le documentazioni storiche e orali disponibili. È necessario, infatti, conoscere il sito geografico e la storia della località, le caratteristiche e la lingua del territorio per ottenere uno studio maggiormente veritiero; fondamentali, pertanto, sono le conoscenze diffuse tra la gente che abita e vive quel dato luogo.

Questo tipo di ricerca è stata fortemente voluta dalla Pro Loco Cardeto Ets che ha contattato il prof. Alfonso Picone Chiodo per avviare una collaborazione con l’obiettivo di valorizzare le proprie radici e creare uno sviluppo reale e sostenibile del territorio cardetese.

Il prof. Picone Chiodo, infatti, è uno dei massimi conoscitori dell’Aspromonte e gestisce il sito www.laltroaspromonte.it, vero e proprio centro di documentazione della nostra montagna. In particolare, sulla toponomastica sta conducendo una ricerca in alcuni paesi dell’area grecanica raccogliendo ben 800 toponimi. Con la consulenza cartografica del dottore forestale Francesco Manti sono stati resi disponibili in una mappa nella pagina che con quelli di Cardeto giungono a ben mille lemmi.

Ha così evitato che l’oblio della memoria cancellasse per sempre quei luoghi. La Pro Loco, quindi, con entusiasmo ha aderito a questa iniziativa per fare rinascere luoghi oggi abbandonati. Con questo fine, ha coinvolto la popolazione per portare alla luce la storicità dei toponimi presenti sul territorio di Cardeto.

Preziosa è stata la collaborazione dei soci della Pro Loco nel rintracciare i diversi toponimi, le informazioni
su di essi e indispensabile il coordinamento del prof. Picone Chiodo. L’ idea di studio e di ricerca dei toponimi cardetesi è stata, altresì, sposata dalla dirigente scolastica dell’Istituto Panella-Vallauri della Città metropolitana di Reggio Calabria, la prof.ssa Marino Teresa, cha ha voluto coinvolgere, tramite attività di Pcto (alternanza scuola-lavoro), gli alunni di alcune classi dell’indirizzo di Informatica e Comunicazione.

Gli studenti, sapientemente guidati dal prof. Stefano Infantino, stanno contribuendo alla ricerca sul territorio cardetese, portando innovazione e modernità al lavoro avviato dalla Pro Loco con l’ideazione di un’applicazione utile nella seconda fase della ricerca.

"A breve, infatti, - spiega una nota - si inizierà a percorrere il territorio e tramite l’app, la mappa verrà implementata
registrando ulteriori toponimi con la loro esatta geolocalizzazione, le curiosità, le foto, ecc. Un moderno strumento, facile nell’uso, che darà la possibilità ai viaggiatori/escursionisti di conoscere quei luoghi anche dal punto di vista storico e tradizionale. Emozioni evidenti da parte di tutti i partecipanti, entusiasmo sprizzante dagli studenti coinvolti nel progetto e profonda felicità da parte dell’intera comunità di Cardeto nel vedere il proprio paese protagonista di una così importante attività di ricerca per far riemergere dal passato la memoria dei luoghi".

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