Carte d'identità tra i rifiuti, la denuncia sul web
I documenti erano in bella vista nei cassonetti davanti all'ufficio anagrafe. Il Comune ha avviato un'indagine intera
Il web colpisce ancora. Sembra non esserci pace per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Falcomatà. Come accadde per il party al Castello Aragonese, anche questa volta sono i social network a denunciare una ‘violazione’ ai danni della privacy dei cittadini e dell’immagine per la stessa amministrazione. Appoggiate in bella vista su un mastello dell’indifferenziata in via del Torrione, li dove sorge l’ufficio anagrafe del Comune, una voluminosa busta trasparente con all’interno un numero consistente di carte di identità.
I documenti, non in corso di validità, se pur strappati o tagliati, erano chiaramente visibili e alla mercè di tutti. La leggerezza da parte dei dipendenti comunali non è andata giù al vice sindaco con delega al personale e all’ambiente Armando Neri che, venuto a conoscenza del ‘fattaccio’ ha chiesto una relazione e delle spiegazioni formali sull’accaduto al responsabile del servizio.
Una volta accertate le dinamiche e i responsabili della “negligenza” , il vicesindaco non ha escluso la possibilità di un “provvedimento disciplinare”. Le reazioni e i commenti al vitriolo da parte dei cittadini, immediatamente dopo la pubblicazione della foto, non si sono risparmiati. Presi di mira i dipendenti e l'amministrazione, quest’ultima ha cercato di spiegare che, proprio l’ufficio anagrafe, è tra i reparti del Comune più oberati di lavoro e che più di tutti subisce la carenza di personale.