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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il ricordo / Cittanova

A Cittanova si commemora il vice brigadiere Iozia

Solenne cerimonia nel 38esimo anniversario dell'uccisione del valoroso militare dell'Arma, avvenuta in località Petrara

Una cerimonia in ricordo del vice brigadiere Rosario Iozia, vittima di omicidio nell'aprile 1987, si è tenuta questa mattina a Cittanova, nel 36esimo anniversario del tragico evento, avvenuto in località Petrara.

L’evento, alla presenza dei familiari e del comandante provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, ha riunito le massime autorità militari e civili, le rappresentanze dell’Arma territoriale e dell’associazione nazionale carabinieri, con la partecipazione anche dell’amministrazione comunale. Dopo un breve momento di raccoglimento il sindaco di Cittanova, presso il cippo eretto sul luogo dell’eccidio del decorato, ha presieduto la deposizione di una corona d’alloro e di un cuscino di fiori donato dall’Anc, sezione di Taurianova. A seguire si è svolta la celebrazione della messa presso la locale chiesa matrice, officiata dal cappellano militare don Aldo Ripepi, che nel rammentare l’evento in cui perse la vita il militare, ha evidenziato come il suo coraggio rappresenti l’ennesima dimostrazione di come un carabiniere resti sempre tale, anche fuori servizio.

Alla celebrazione hanno partecipato anche alcuni studenti delle scuole, che dopo l'omelia hanno letto alcuni oensieri in segno di riconoscenza per la continua testimonianza di legalità dei carabinieri nell’azione di contrasto ad ogni forma di criminalità.

La cerimonia è stata sentita e doverosa, registrando anche l'adesione di tanti cittadini nella convinzione che occorra mantenere sempre vivo il ricordo di quanti, fino all’estremo sacrificio, hanno dato la propria vita per la difesa delle Istituzioni e dello Stato.

La vita di Iozia fu breve ma improntata al valore e l'impegno nell'Arma. Il vice brigadiere era giunto alla stazione di San Giorgio Morgeto il 3 giugno 1985, ed in virtù delle qualità professionali e di carattere dimostrate, il 27 agosto successivo, appena venticinquenne, era stato trasferito alla squadriglia di Cittanova, quale comandante. Nonostante la sua giovane età, si distinse da subito per la serietà, l’equilibrio e la correttezza del suo operato, sempre improntato all’imparzialità, alla rettitudine ed allo spirito di sacrificio. Tanti gli incarichi che gli furono assegnati, tra cui si può ricordare il sequestro di Angela Mittica, giovane di Oppido Mamertina, per cui Iozia aveva fattivamente contribuito ad impedire la fuga dei malviventi, fino a determinare la liberazione della sequestrata.

Il giorno della tragica morte, il 10 aprile 1987, in Località Petrara del Comune di Cittanova, nel tardo pomeriggio Iozia stava percorrendo, libero dal servizio, la strada provinciale diretta a Polistena, quando all’uscita di una curva notò alcuni individui che attraversavano un uliveto, armati di fucili a canne mozze. Il militare, ottimo conoscitore dei luoghi e delle persone che gravitavano in quelle zone, intuì subito il pericolo e lasciò la sua vettura per impugnare la pistola d’ordinanza e mettersi all’inseguimento di quei malviventi. Non appena Iozia si qualificò ed intimò loro di fermarsi, la reazione furono due colpi di lupara: l’evidente disparità delle forze con gli aggressori fu fatale per il vice brigadiere, che pur rispondendo con un colpo di pistola, fu crivellato da varie armi da fuoco, restando senza vita sull’asfalto. Per il suo coraggio e la valorosa azione con cui aveva tentato di fermare i malavitosi, gli è stata attribuita la medaglia d’argento al valor militare alla memoria.

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