Il Coronavirus non ferma gli studi: la Mediterranea festeggia 8 nuovi laureati

Un mese certamente speciale per molti studenti universitari, pronti a completare il proprio percorso di studi e raggiungere un obiettivo tanto atteso negli anni. Ci sono, però, tempi migliori per festeggiare un traguardo. La pandemia da coronavirus ha impedito il normale svolgimento delle sessioni, ma fortunatamente gli sforzi non sono andati persi.

Il dipartimento di agraria dell'università Mediterranea di Reggio Calabria ha portato avanti, a testa alta, il proprio lavoro svolgendo gli esami per il titolo di dottore di ricerca in scienze agrarie, alimentari e forestali il 7 aprile scorso.

I protagonisti

La modalità di conseguimento della laurea è stata caratterizzata da un esame rigorosamente a distanza e in lingua inglese. La commissione internazionale ha visto impegnati: Roberto Tognetti, UniMoL; Cinzia Caggia. UniCt; Pietro Catania, UniPa; Lluis Palou, Spagna e Pete Iannetta, Regno Unito.

I principali artefici di una giornata intensa e all'insegna dello studio sono stati i candidati, ovvero: Imen Belgacem, Claudio Di Girolamo, Antonio Fazari, Antonino Labate, Emilio Lo Presti, Felice Panebianco, Federico Romeo e Diego Russo.

Lo svolgimento

Una serie di esami ed esposizioni particolarmente apprezzata dalla commissione per rigore metodologico e completezza delle presentazioni. Il frutto di tre anni di studio è stato messo in pratica, riuscendo a superare una barriera non indifferente come l'impossibilità di trovarsi nei normali canoni di un confronto di presenza. 

Il direttore del dipartimento di agraria Giuseppe Zimbalatti, insieme al coordinatore del dottorato Marco Poiana e all'intero dipartimento, hanno voluto esperire "ai neo dottori di ricerca la propria soddisfazione per l’ottimo lavoro scientifico svolto, di grande rilevanza e ricaduta per il territorio inteso sia come ambito nazionale che mediterraneo."