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Cronaca

Coronavirus, stop al lockdown: scatta la "fase 2" e potrebbe partire proprio dalla Calabria

La nostra Regione è tra le meno colpite dalla pandemia da Covid-19. Per il virologo Pregliasco la ripresa "sarà graduale, scaglionata e flessibile"

Meno 7 all'alba di lunedì 13 aprile, data in cui scadrà (dopo il primo stop fissato dal Governo per lo scorso 3 aprile), il decreto del presidente del Consiglio dei ministri, che ha prorogato il lockdown per contenere il propagarsi del terribile nemico invisibile: il Covid-19.

Esperti, virologi e massime autorità dello Stato hanno già spiegato che dopo Pasqua, sicuramente non il 14, ma in ogni caso nella seconda metà del mese, si potrebbe passare a quella che è stata definita la "fase 2" della guerra senza esclusione di colpi contro il coronavirus. 

Una fase in cui, ovviamente, non asssisteremo al ritorno della piena normalità: i cancelli delle scuole rimmarrano chiusi, serrande ancora abbassate per cinema, pub e altri luoghi chiusi per evitare assembramenti. 

La parola all'esperto

A spiegare in modo dettagliato la "fase 2" dell'emergenza, il virologo dell’Università degli Studi di Milano, Fabrizio Pregliasco, che in un’intervista rilasciata all’AGI ha ribadito che la ripresa "sarà graduale, scaglionata e flessibile. E’ impossibile pensare di riaprire tutto subito come se non fosse successo niente ed è difficile pensare di ripartire solo quando i contagi saranno a zero. Si inizierà a riaprire quando i nuovi casi saranno pochi e, quindi, considerati tollerabili. Si inizierà dalle regioni meno colpite e con meno casi, come la Sardegna, fino ad arrivare per ultimo alla Lombardia".

Secondo il virologo si inizierà dalle Regioni meno colpite dal virus letale. Con bollettini alla mano, parliamo del Sud, dove i casi sono pochi e "tollerabili" già adesso. Ad esempio, in Molise, ieri, non ci sono stati nuovi casi, la Basilicata ne conta appena 9, in Sardegna 15 e  in Sicilia 52. I dati per la nostra Calabria parlano di 22 nuovi contagi.

I dati nel Sud

Le Regioni meno colpite (dati aggiornati al bollettino della protezione civile del pomeriggio di lunedì 6 Aprile) risultano essere proprio il Molise (224 positivi), Basilicata (287), Calabria (817) Sardegna (922), ma rispetto alla popolazione anche Sicilia (2.046 casi), Puglia (2.444 casi) e Campania (3.058 casi) hanno dei numeri di contagio contenuti.

La Calabria

Per comprendere il dato delle Regioni più o meno colpite d’Italia, occorre calcolare la percentuale di casi positivi sui tamponi effettuati. La Calabria è la Regione meno bersagliata dall'infenzione: fino ad ieri i sanitari calabresi hanno effettuato ben 13.633 tamponi rispetto al numero di abitanti (2 milioni). Appena 817 i contagiati che corrispondono al 6,0% dei positivi rispetto alle persone controllate. 

Il bollettino di lunedì 6 aprile

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