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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Melicucco

A rischio contagio da coronavirus, boss di Melicucco finisce ai domiciliari

Rocco Santo Filippone, uomo di fiducia del clan Piromalli, risulta affetto da patologie cardio-vascolari gravi. E' imputato nel processo 'Ndrangheta stragista

La Corte d'appello di Reggio Calabria, su richiesta degli avvocati Guido Contestabile e Angelo Sorace, ha concesso gli arresti domiciliari, per motivi di salute, a Rocco Santo Filippone, 72 anni, presunto boss della 'ndrangheta di Melicucco.

Filippone, uomo di fiducia del clan Piromalli, è imputato nel processo "'Ndrangheta stragista", in Corte d'Assise, con l'ex capo mandamento di Brancaccio di Palermo Giuseppe Graviano, a seguito di una indagine sui rapporti 'Ndrangheta-Cosa Nostra' nella strategia stragista dei primi anni '90 coordinata dal procuratore aggiunto della Dda reggina Giuseppe Lombardo.

"Il provvedimento, che sarà in vigore fino al persistere dell'emergenza da Coronavirus - fanno sapere i legali - si è reso necessario per le "condizioni particolarmente a rischio" del loro assistito che risulta affetto da patologie cardio-vascolari gravi, come attestato anche dai sanitari del carcere torinese delle 'Vallette' dove Filippone era ristretto".

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