"Soldi e sesso per aggiustare i processi", giudice arrestato a Catanzaro: coinvolto avvocato di Locri
Il legale reggino è finito ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della finanza di Crotone che ha portato al fermo del magistrato in servizio alla Corte di Appello del capoluogo
Prestazioni sessuali, soldi in contanti, preziosi, per "pilotare e aggiustare" processi. Con l'accusa, a vario titolo, di corruzione in atti giudiziari, in alcuni casi, aggravata dall'articolo 416 bis, è stata emessa un'ordinanza cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Salerno, nei confronti di otto indagati.
I particoilari dell'inchiesta
Sono finiti in carcere, Marco Petrini, magistrato in servizio alla Corte di Appello di Catanzaro e un avvocato del foro di Catanzaro, mentre a un collega del foro di Locri è stata applicata la misura degli arresti domiciliari. L'indagine è stata eseguita dalla guardia di finanza di Crotone e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno.