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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'anticipazione

Il docufilm su Gianni Versace in anteprima alla festa del cinema di Roma

Il lungometraggio girato a Reggio e diretto dal regista di Polistena si presenta al pubblico nella prestigiosa cornice del festival internazionale

Che ci fossero progetti importanti per il docufilm di Mimmo Calopresti su Gianni Versace era stato subito chiaro. Per gli addetti ai lavori questo significa inequivocabilmente festival internazionali, e così accadrà per il lungometraggio che il regista di Polistena ha dedicato alla storia del grande stilista reggino e dei suoi fratelli, girato quasi interamente a Reggio con il sostegno della Calabria Film Commission e prodotto da Qualityfilm e Minerva Pictures, società presieduta da Santo Versace. Il film scritto da Calopresti insieme a Monica Zapelli sarà infatti presentato in anteprima assoluta alla Festa del cinema di Roma, in programma dal 18 al 29 ottobre. Il titolo definitivo, secondo la scheda ufficiale dell'opera, sarà "Gianni Versace il genio ribelle".

In questi giorni stanno circolando le prime anticipazioni del festival capitolino e presto sapremo anche se il docufilm diretto da Calopresti sarà in concorso, in una sezione non competitiva o come evento speciale. In ogni caso si tratterà di un'occasione di grande visibilità per Reggio e la Calabria, perché il film ripercorre l'infanzia e gli anni familiari di Gianni Versace, recuperando la memoria degli anni Sessanta con tanti dettagli di storia e costume della città. A dirlo durante la lavorazione era stato lo stesso Calopresti, esprimendo la sua volontà di filmare "una città bellissima". La formula del docufilm ha permesso al regista di alternare la narrazione di fiction (con un cast guidato dal protagonista Leonardo Maltese e poi Vera Dragone, Pietro Clemensi, Costantino Comito e gli esordienti calabresi, Antonio Oppedisano, Manuel Nucera e Francesco Arcudi, allievi della Scuola Cinematografica della Calabria, oltre a Clio Calopresti, figlia di Mimmo) alle testimonianze di amici e artisti che conobbero i Versace, con l'originale idea di realizzare la parte documentaristica come un backstage delle riprese. Lo scorso autunno il set ricco di suggestioni d'epoca ha animato Reggio per oltre un mese e sarà emozionante rivedere sullo schermo i tanti scenari cittadini che appaiono nel film, dal corso Garibaldi al teatro Cile, il lungomare e il waterfront, la marina di Gallico. Anche i costumi d'epoca e gli elementi scenografici hanno un forte legame con il territorio grazie alla partecipazione dell'Accademia di belle arti. 

La presenza nel cartellone della Festa del cinema di Roma, come è già successo per "Semidei" di Fabio Mollo, prevederà iniziative pubbliche anche della film commission, che ha sostenuto con entusiasmo e lungimiranza il docufilm, che è legato a prospettive future di promozione della figura di Gianni Versace. Tra queste c'è una fondazione, grande sogno di Santo, che, come confida qualche amico vicino ai fratelli Versace, l'imprenditore vorrebbe riportare a casa, nella città di origine da cui Gianni andò via e dove ancora oggi non è capito e amato come la sua straordinaria arte meriterebbe.

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