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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'intervista

L'imperatore dei sogni, Calopresti pensa a un evento a Reggio: "Città sempre bellissima come negli anni di Versace"

La gioia del regista al Torino Film Festival dopo l'anteprima e il red carpet del suo docufilm dedicato al grande stilista

L'accoglienza a Torino è stata molto calorosa e per Mimmo Calopresti è ottima la prima di "Gianni Versace l'imperatore dei sogni". Il docufilm sul grande stilista ha emozionato la critica e gli spettatori del festival, e ora si pensa alla distribuzione nelle sale, un passo per il quale sarà necessario superare i contrasti con Santo Versace, imprenditore, ex produttore ma ancora presente nel progetto con Minerva Pictures e soprattutto protagonista della storia narrata, che è quella dell'amatissimo fratello e della sua famiglia.

Schiarita con Santo Versace: "Tutto superato, sta per scoppiare la pace" 

Il regista di Polistena si sta godendo la gioia dell'anteprima del docufilm dopo lo sgradevole episodio dell'invito ritirato dalla Festa di Roma, e quando lo raggiungiamo telefonicamente a ridosso del red carpet non ha voglia di parole e pensieri negativi. "Con Santo sta per scoppiare la pace - dice - il resto sono solo sciocchezze e le abbiamo superate". 

Che tra i due ci fosse una schiarita era noto dai tempi delle prime indiscrezioni sulla partecipazione del docufilm al Tff, un'ipotesi che a differenza di quella romana non dispiaceva a Versace. E significativo è stato anche il ritorno del nome del genio della moda nel titolo (dopo che da Minerva era stato chiesto di toglierlo). Insomma, anche se lo stesso Calopresti all'Ansa aveva dichiarato in questi giorni di non aver più sentito Santo dal giorno del 'pasticciaccio' di Roma e che i loro rapporti sono attualmente di soli messaggi, si percepisce che il clima è favorevole per una riconciliazione a beneficio del film, che davvero merita di arrivare nelle sale e raggiungere il pubblico.

Cosa sia davvero successo nessuno può o vuole dirlo ed è difficile capirlo dopo aver visto "L'imperatore dei sogni", opera intrisa di malinconia e delicatezza nel raccontare un artista di eccezionale talento e dalla personalità originale e coraggiosa. Almeno a un occhio esterno, non si riscontra nulla che possa aver toccato la sensibilità dei Versace o generato perplessità nella rappresentazione della storia di Gianni. "Immagino che provochi un effetto forte rivedere momenti personali del passato - commenta Calopresti - e la prima reazione può essere scioccante, ma poi passa". 

Il capitolo Roma è ormai chiuso e l'ascia di guerra dissotterrata derubricando quel dietrofront con una volontà di Paola Malanga, direttrice del festival capitolino, di non dispiacere l'amico Santo Versace, che aveva annunciato la sua assenza all'evento speciale programmato e organizzato insieme a Calabria Film Commission, che ha sostenuto il progetto. Si trattava di grande party con ospiti superstar come Naomi Campbell, che di fatto non è stato riproposto per Torino, dove pure la Film Commission è stata presente per la prima accanto al cast guidato da Calopresti e gli attori Leonardo Maltese e Vera Dragone. 

A voler cercare tra le righe, o meglio nei credits dell'Imperatore dei sogni, si nota che Minerva c'è ancora, non tra i produttori (Quality Film con Mariella Li Sacchi e Amedeo Letizia e la società slovena Saragara) ma per la proprietà di molti dei materiali di archivio utilizzati nella parte documentaristica. Tra questi ci sono stralci di interviste di repertorio a Santo e Donatella Versace, i quali non sono stati intervistati ex novo (come ad esempio Carla Bruni e Antonio D'Amico, compagno di Gianni poi scomparso). Piccoli dettagli che lasciano pensare a un diverbio nato proprio attorno a cosa e quanto di quell'archivio sia finito nel film. 

Adesso però l'importante è liberare il docufilm dall'impasse per farlo approdare al cinema, e non solo in Italia (ma anche i diritti per l'estero sono sottoposti al placet di Minerva). Intanto è il programma una proiezione speciale a Reggio Calabria, dove è stato ambientato quasi interamente il set con maestranze e molti attori di città e provincia (Martina De Lorenzo, Francesco Praticò, Antonio Oppedisano, Manuel Nucera, Pietro Clemensi). "Reggio ha dato molto - spiega il regista - e nel film rende molto bene così com'era negli anni Cinquanta. In realtà io non la trovo cambiata tanto, ha mantenuto quell'atmosfera, sempre bellissima".

Martina De Lorenzo in una scena (foto Demetrio Caracciolo)

Al Torino Film Fest, dopo la presentazione ufficiale di ieri sera il docufilm, fuori concorso nella sezione Ritratti e Paesaggi, sarà proiettato nuovamente martedì 28 e giovedì 30 novembre. Per l'evento a Reggio avremo presto notizie e chissà se, risolti definitivamente i contrasti, ci sarà anche Santo Versace nella sua città narrata così nostalgicamente nel docufilm.

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