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Cronaca Montebello Ionico

Economia e coronavirus, sos della Villa Cordon Bleu: "Già cancellati 25 eventi"

La pandemia ha amplificato i disagi di un "anno terribile" che era partito con una violenta mareggiata che aveva invaso i locali della sala ricevimenti di Saline Joniche, i titolari: "Non abbiamo notizie certe ma speriamo di poter ripartire ad agosto"

Un anno orribile, una stagione da dimenticare, un disastro totale. Le parole dei proprietari della “Villa Cordon Bleu” di Saline Joniche: una delle location più ricercate per i banchetti della fascia jonica reggina, suonano come un segnale d’allarme per tutto il settore che rischia di patire una battuta d’arresto pesantissima a casa delle conseguenze dell’epidemia da Coronavirus. I cancelli della villa sono chiusi, le paratie per evitare che il mare possa allagarne i locali sono ancora lì dove erano state messe lo scorso anno.

Già cancellati 25 eventi

Maltempo Saline 07-2Sino ad oggi, infatti, dall’agenda della sala ricevimenti salinese sono stati cancellati oltre 25 appuntamenti in tre mesi: maggio, giugno e luglio. Le restrizioni imposte per evitare i contagi da Covid-19 e l’incertezza delle norme, infatti, ha mandato in fumo ricevimenti di matrimonio, feste di comunione e diciottesimi compleanni. Se ciò si va ad aggiungere ai danni patiti dalla struttura durante la violenta mareggiata, che a novembre dello scorso anno ha interessato il litorale di Saline Joniche, il quadro economico che emerge pare proprio di evidente difficoltà.

Tutto spostato ad agosto

I fratelli Macheda, manager dell’azienda salinese, stavano già affrontando delle spese per riparare ai danni inferti dei marosi (nella foto la strada che costeggia la villa invasa dal mare), con la speranza di rientrare economicamente da questi investimenti con gli eventi del 2020. Così, però, non sarà. E il futuro appare ancora più incerto. La speranza è quella di poter ripartire ad agosto e poter sfruttare anche i mesi di settembre ed ottobre per far ripartire la macchina dei banchetti.

"Un anno terribile"

“Sino ad oggi - dicono - è stato un anno terribile, un disastro totale. Gli eventi saltati ci obbligano ad un ripensamento delle nostre idee, in attesa di avere notizie certe pensiamo di rimettere mano ai lavori di ammodernamento della struttura”.

Pesa l'assenza di informazioni

Le notizie certe sono quelle che mancano. “Non abbiamo notizie - spiegano - dal Comune, dalla Regione e dai livelli istituzionali più alti. Non sappiamo come poter gestire un ricevimento. I nostri banchetti, per lo più fra parenti, non possono essere gestiti con le norme stringenti attualmente in vigore. Non crediamo sia possibile dire a dei parenti di rimanere a distanza di sicurezza durante banchetti che prevedono la presenza di una quarantina di invitati. Sarebbe troppo limitante”.

Economia in stand by

In questa fase di incertezza, quindi, non rimane altro da fare che aspettare. Rimanere in stand by, nello stesso stato di estrema incertezza in cui si muovono altri settori economici legati a filo doppio a quello dei ricevimenti, dai lavoratori stagionali, ai fiorai, passando da chi vende bomboniere o abiti da sposa, per finire - senza di certo esaurire l’elenco, ai fotografi.

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