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Domenica, 28 Aprile 2024
Il messaggio / San Luca

Madonna di Polsi, il monito di Zuppi contro le contaminazioni mafiose

Nel giorno della festa in un messaggio inviato dal presidente della Cei parole forti sulla 'ndrangheta in un luogo in passato da "interessi privati di mafiosi"

Da Polsi un monito forte sull'opposizione della chiesa a tutte le mafie. La necessità di rigettare ogni tipo di contaminazione della criminalità è stata al centro dell'intervento inviato dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, in occasione della festa della Madonna della Montagna, tenuta ieri a San Luca nel santuario di Polsi. A leggere il messaggio è stato monsignor Francesco Oliva, vescovo di Locri e abate del Santuario.

"Il Santuario della Madonna di Polsi - scrive Zuppi - è stato profanato nel recente passato. La casa della Madre di Dio è diventata luogo per interessi privati che dobbiamo chiamare con il loro nome: mafiosi. Papa Francesco a Cassano all’Ionio il 21 giugno 2014 ha avuto parole inequivocabili di condanna verso i mafiosi e la ‘ndrangheta in particolare, dichiarandone la scomunica. Chi fa della casa di Dio luogo di interessi di alcuni offende Maria, la Chiesa tutta, la comunità umana e, in realtà, anche la loro stessa dignità umana”.  

Il presidente della Cei ha poi aggiunto: “Sostengo il vostro sforzo di purificare la vera pietà da queste contaminazioni che non hanno niente a che fare con Cristo e con la Chiesa. Da Polsi nasca, invece, una consapevolezza nuova di cui ha bisogno tutto il nostro paese perché le mafie hanno tanta penetrazione al Nord e tante ramificazioni internazionali”. La celebrazione eucaristica è stata presieduta dall’arcivescovo di Reggio-Bova monsignor Fortunato Morrone, in collaborazione con il vescovo diocesano e con il superiore del Santuario don Tonino Saraco.  

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