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Domenica, 28 Aprile 2024
L'appello / Riace

Mimmo Lucano, con lui in tanti chiedono alla Rai di mandare in onda la fiction bloccata

Dopo la sentenza di ieri l'appello dell'ex sindaco per sciogliere le riserve sulla miniserie è diventato virale, e condiviso da Beppe Fiorello e anche Vittorio Sgarbi

Sono sempre di più le voci che chiedono alla Rai di "liberare" la miniserie dedicata a Mimmo Lucano. Sui social il passaparola è diventato virale e accolto da tante persone, tra cui nomi noti. E c'è anche il supporter che non ti aspetti, ovvero Vittorio Sgarbi, che si è riunito all'appello dell'ex sindaco di Riace di mandare finalmente in onda la fiction su di lui, interpretata da Giuseppe Fiorello.

In realtà il sottosegretario alla cultura si era già espresso in passato contro le accuse a Mimmo Lucano, dunque la sua opinione sull'indagine e il processo Xenia è nota. Ora, il giorno dopo la sentenza d'appello che ha fatto cadere le principali imputazioni e ridotto la pesante condanna del primo grado, Sgarbi ribadisce che "un uomo per bene è stato infangato e distrutto politicamente" e invita la Rai a trasmettere il film tv bloccato in attesa del chiarimento della vicenda giudiziaria e che, afferma, "racconta la straordinaria esperienza di accoglienza che poteva diventare un modello". 

Dopo il liberatorio annuncio della sentenza, il pensiero di Mimmo Lucano è subito andato alla fiction "Tutto il mondo è paese", girata a Riace e diretta da Giulio Manfredonia. Un progetto non soltanto cinematografico, che sul set ha visto nascere stima e amicizia tra Lucano e il protagonista Beppe Fiorello, nel ruolo del sindaco. La miniserie prodotta da Picomedia, Ibla Film e Rai Fiction, era stata realizzata nel 2017 con la prospettiva di trasmetterla prima nella stagione televisiva 2018 e poi in quella successiva di Raiuno, ma poi la programmazione venne sospesa per attendere la pronuncia della magistratura su Mimmo Lucano.

La tormentata storia di rinvii della fiction di Raiuno con Fiorello

Una decisione arrivata bruscamente dopo una lunga serie di rinvii della messa in onda, che celavano la volontà di non farla vedere perché - si disse - al centro della storia c'era una persona sotto inchiesta. Nel 2018, davanti all'ennesimo forfait nell'individuare una data di trasmissione, l'attore Beppe Fiorello prese pubblicamente posizione contro i vertici Rai sostenendo invece che quella fosse censura su un argomento "scomodo". Fiorello aveva denunciato anche una cortina di omertà del mondo del cinema italiano attorno alla vicenda. 

"La fiction è stata bloccata perché narra una realtà e nessuno dei miei colleghi si fa sentire", dichiarò, ottenendo da Viale Mazzini la motivazione legata al processo in corso contro Mimmo Lucano. Prima di questa ammissione, insieme alla bufera giudiziaria era scoppiata una polemica politica con un'interrogazione di Maurizio Gasparri sull'opportunità di andare avanti con la realizzazione della serie da parte della tv di Stato e il tentativo della Rai di negare che il titolo fosse stato cancellato dai palinsesti. Dopo lo stop ufficiale non si è saputo più nulla della sorte di "Tutto il mondo è paese".

Ieri Beppe Fiorello non ha mancato di inviare un messaggio di sostegno all'ex sindaco di Riace, e ha ribadito la sua richiesta di sciogliere la riserva sulla fiction, pronta e finanziata con soldi pubblici ma chiusa in un cassetto. In un lungo post su Instagram, con l'hashtag #mimmlucanolibero, Fiorello ha postato alcune foto da quel set nella Locride, con parole toccanti: "Avevo i capelli scuri e sono imbiancato molto in questi anni, ho dovuto aspettare troppo a lungo prima di pubblicare queste foto. Lo faccio oggi per gioire con te, Mimmo, non ho mai creduto un solo istante alla tua colpevolezza lo sai e ho sempre avuto fiducia nella giustizia".

Continua Giuseppe Fiorello: "Le nostre lunghe chiacchierate al telefono rimarranno sempre nel mio cuore e tante ancora ne faremo. Ho sempre lasciato la mia mano sul fuoco per te, per la tua onestà. Indimenticabili i giorni trascorsi a Riace per le riprese del film. Senza mai aver avuto bisogno di farne una bandiera politica, la tua è una storia umana e averla voluta raccontare mi inorgoglisce".
Ora, conclude l'attore, "è arrivato il momento, e mi auguro con la magia e il gioco di finzione del cinema possa tornare libera con te, come te e per il pubblico!"

Il progetto e la cittadinanza all'attore siciliano, che oggi è felice per l'amico

Al progetto aveva contribuito la film commission dell'epoca presieduta da Giuseppe Citrigno, permettendo l'impiego sul set di 60 attori calabresi tra ruoli primari, secondari e comparse, e una trentina di maestranze tecniche del territorio. All'attore è stata attribuita la cittadinanza onoraria di Riace e consegnate le chiavi della città, e in questi anni Fiorello ha sempre sostenuto la causa di Mimmo Lucano.

La corale richiesta alla Rai di trasmettere Tutto il mondo è paese, condivisa rapidamente sui social, quantomeno non potrà essere ignorata. Indebolito l'aspetto giudiziario della questione, si capirà adesso se davvero è stata questa la causa dell'impasse. E se l'opera di un uomo che è andato oltre la legge e ha creato un sistema umanitario di integrazione sociale degli immigrati continuerà ad essere argomento sgradito, soprattutto in un periodo di politiche completamente opposte. 

Wim Wenders vuole girare un sequel de "Il volo" sulla vicenda di Lucano

Nella miniserie di Giulio Manfredonia, tratta dal libro di Chiara Sasso "Riace una storia italiana", il sindaco dell'accoglienza ha un nome fittizio, Mino Giordano. Lucano è invece proprio lui, con il volto di Ben Gazzara, nel cameo del cortometraggio di Wim Wenders "Il volo", girato in Calabria nel 2010 e primo racconto cinematografico dell'accoglienza calabrese, di Badolato e del modello Riace attraverso la microstoria del giovanissimo afghano Ramadullah. Quattro anni fa, in un incontro all'Ecole Normale Superieure di Parigi, il sindaco calabrese e il regista tedesco avevano ricordato insieme i giorni luminosi e ispiranti di quel set. E Wenders ha annunciato un sequel del suo documentario, stavolta interamente dedicato alla vita di Mimmo Lucano. Forse lo vedremo prima della fiction Rai. 

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