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Domenica, 28 Aprile 2024
L'imperatore dei sogni

Il docufilm su Gianni Versace non si ferma e guarda a un altro grande festival

Dopo il caso tra Mimmo Calopresti e Santo Versace, potrebbero esserci presto novità per l'uscita di "L'imperatore dei sogni"

"L'imperatore dei sogni", il docufilm di Mimmo Calopresti su Gianni Versace girato a Reggio, non si ferma. Dopo il caso dell'esclusione dalla Festa del Cinema di Roma, il regista di Polistena aveva detto di voler presentare l'opera al più presto e sembra che ora questo momento sia vicinissimo e con una scena non meno prestigiosa di quella capitolina. Ci sarebbero infatti trattative per la partecipazione del film sul grande stilista reggino al Torino Film Festival, in programma a fine novembre nel capoluogo piemontese. 

A ipotizzare un'altra vetrina festivaliera per "L'imperatore dei sogni" erano stati la società di produzione QualityFilm e persino l'ad di Minerva, Gianluca Curti, all'indomani della polemica per il ritiro (a invito già ufficiale e poche ore prima della presentazione del programma) dal cartellone di Roma: la direttrice artistica Paola Malanga aveva infatti deciso di non ospitare il docufilm perché Santo Versace, presidente di Minerva e produttore al 50%, si era allontanato dal progetto facendo sapere che non avrebbe partecipato all'evento previsto (un party esclusivo organizzato dalla fondazione Calabria Film Commission con ospiti le supermodelle degli anni Ottanta, tra cui Naomi Campbell). Calopresti, amareggiato dalla vincenda - che ReggioToday ha ricostruito - aveva usato parole forti, e per smorzare la querelle Curti ha ridimensionato i fatti parlando di film ancora non pronto per la grande platea. E aggiungendo che, dopo un'opportuna revisione, sarebbe stato proposto ad altri festival. Ad esempio Torino, meta verso la quale c'è circa un mese di lavoro a disposizione (un tempo lunghissimo per un film già finito e solo da ritoccare). 

Al Tff Mimmo Calopresti sarebbe di casa nella sua città di formazione, oltre ad essere legato da amicizia al direttore del festival Steve Della Casa: è davvero plausibile che "L'imperatore dei sogni" riceva un invito per la selezione 2023 o tra gli eventi speciale. Questa sede sembra più gradita anche a Santo Versace, al centro di incomprensioni con il regista di cui però nessuno degli interessati vuole parlare. Non ci vuole molto a intuire che si tratta di una vicenda privata tra i due, forse legata alla ricostruzione ,nella parte documentaristica, di alcuni eventi della vita del geniale stilista (era già accaduto con la serie tv americana The Assassination of Gianni Versace, da cui la famiglia prese pubblicamente le distanze denunciando falsità e inesattezze). Calopresti ha invece dichiarato che l'imprenditore conosceva già l'idea del film e - com'è noto - ha collaborato al progetto non solo finanziandolo ma fornendo materiale documentale e di memoria. Ma, ha fatto capire il regista, poi se ne sarebbe pentito per la sopravvenuta intenzione di trarre un film dal suo libro autobiografico "Fratelli - Una storia italiana". Secondo Mimmo Calopresti, insomma, le due opere entrerebbero in concorrenza.

Intanto un film c'è già e il suo autore non vuole arretrare di un passo. Anzi - sostenuto da Quality Film - aveva subito dichiarato che, se Malanga non lo avesse cancellato dal programma, a Roma Calopresti e il suo cast sarebbero andati anche senza Santo. L'unico desiderio di Calopresti adesso è presentare al pubblico "L'imperatore dei sogni", lavoro di cui è orgoglioso, il prima possibile. Dopo la Festa di Roma, l'orizzonte più importante potrebbe essere fuori dall'Italia, a Berlino o Cannes, ma se ne parlerebbe nel 2024. Quella della kermesse di Torino in questo senso è invece la prima data utile, vicinissima.

Solidarietà al regista reggino è stata manifestata qualche giorno fa da Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), che considera l'abbandono del progetto da parte di Versace "una decisione arbitraria che lede in primis il diritto di autore e la libertà di espressione di Mimmo Calopresti"

Sullo sfondo il gossip su quel qualcosa che, vedendo per la prima volta il film pronto per la Festa del Cinema, ha fatto cambiare idea a Santo Versace. E la storia di un grande uomo e artista, e della sua esistenza luminosa finita in modo tragico, e per questo tema doloroso e sensibile per la sua famiglia. 

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