rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Violenza sulle donne / Ardore

Fiorella Mannoia incontra le operatrici del centro antiviolenza ad Ardore: "Dalla parte di chi vuole cambiare le cose"

Iniziativa di Una Nessuna Centomila, fondazione creata dalla cantautrice insieme a Celeste Costantino per supportare lo sportello del Cav reggino nella Locride, dove molte violenze restano sommerse

Era una promessa e Fiorella Mannoia l’ha mantenuta visitando lo sportello di Ardore marina del centro antiviolenza Angela Morabito di Reggio Calabria, aperto un anno fa grazie ai fondi raccolti con Una Nessuna Centomila, il grande concerto di Campovolo che nel 2022 ha mobilitato le artiste italiane a sostegno delle donne vittime di abusi. All’inizio di luglio da quell’evento è nata una fondazione che ne porta il nome, creata dalla stessa cantautrice insieme all’ex parlamentare reggina Celeste Costantino, Giulia Minoli e Lella Palladino.

Insieme a Costantino, Mannoia ha incontrato le operatrici del centro, con la presidente del cav reggino Francesca Mallamaci, Lucia Lipari, consulente legale e data protection officer della Piccola Opera Papa Giovanni, Enza Corasaniti e Daniela Andrianò. Tra le prime uscite pubbliche della fondazione, quello di Ardore è stato un momento di confronto tra donne che operano per cambiare una realtà fatta di abusi, paura e vite segnate da violenze quotidiane.

La Locride in particolare rappresenta un territorio difficile e la nascita dello sportello ha colmato un vuoto, riuscendo in un anno a intervenire in casi complessi, supportando donne che non avevano punti di riferimento locali.

Celeste Costantino e Fiorella Mannoia ad Ardore marina

Costantino e Mannoia hanno commentato: “Questa è una terra delle promesse mancate e invece abbiamo dimostrato che se si dà il giusto sostegno, se si supportano le persone che si spendono davvero, non solo le promesse possono diventare realtà, ma possono rappresentare il vero contrasto alla violenza. Certo, c’è tanto da fare e la violenza quotidiana e quella raccontata come un’emergenza in questi giorni è lì a testimoniarcelo. Ma c’è un popolo che si indigna, che si interroga e che ha bisogno di strumenti culturali per capire. Una Nessuna Centomila sta dalla parte delle donne e di tutti quelli che vogliono provare a cambiare le cose”.

La fondazione, oltre a raccogliere fondi per il sostegno dei centri antiviolenza, vuole promuovere iniziative per l’educazione al rispetto di genere, tra cui una legge che faccia entrare questo tipo di formazione di pensiero e affettiva nelle scuole. Proprio Celeste Costantino era stata firmataria nel 2013 di una proposta legislativa per introdurre nei programmi scolastici un'ora di educazione sentimentale, progetto già avviato in molti stati europei e di cui adesso si sente l'urgenza per una rivoluzione culturale tra i sessi che parta dalla giovane età.

Le prossime iniziative del centro antiviolenza a Reggio e Ardore rivolte a giovani e cittadinanza

Il centro reggino e la Piccola Opera Papa Giovanni, onlus che lo gestisce, stanno lavorando anche in questa direzione e a settembre sarà presentata una nuova iniziativa di sensibilizzazione ad ampio raggio, rivolta sia alle scuole che alla cittadinanza, che coinvolgerà anche la compagnia teatrale Scena Nuda. Spiega Lucia Lipari: “Gli altri due tronconi di attività che siamo portando avanti riguardano la collaborazione con l’osservazione regionale e l’Aterp con la convenzione per assicurare alloggi temporanei alle donne che, spesso anche con figli minori, devono lasciare la loro abitazione per allontanarsi da contesti di violenza, e lo studio di strategie per l’empowerment femminile e l’inserimento lavorativo delle vittime di violenza”.

L’impegno nel territorio della Locride (dove c’è anche un punto di ascolto a Polistena) sta dando risultati significativi – anche qui sono stati avviati progetti indirizzati agli studenti per scardinare gli stereotipi di genere che fanno da incubatore alla violenza, attraverso la scrittura e il dialogo. Continua Lipari: “Siamo partiti da un’analisi ambientale e i dati avuti dalla questura registravano molto sommerso con pochissime denunce. Le donne però si sono avvicinate allo sportello e abbiamo lavorato anche con i professionisti che si occupano delle vittime di violenze realizzando anche qui i nostri percorsi formativi”.

Il grido di Fiorella contro lo stupro nel concerto di Roccella, con un finale diverso per la sua celebre canzone

La visita di Fiorella Mannoia è avvenuta in giorni segnati dall’ennesimo brutale episodio di violenza, e dalla Calabria l’artista, che si è esibita a Roccella Ionica insieme a Danilo Rea, ha voluto anche lanciare un messaggio citando la sua canzone più famosa, “Quello che le donne non dicono”. Un testo femminista atipico ma simbolico dei sentimenti delle donne e il rapporto con gli uomini. Ma stavolta il verso “ti diremo ancora un altro sì” è cambiato. Fiorella ha trasformato quel finale senza possibilità di interpretazioni giustificatorie, ribadendo il diritto negato alla volontà. Con tutta l’indignazione per lo stupro di Palermo ha gridato: “Quando le donne dicono no, è no!”, accolta dalla standing ovation del pubblico di Roccella.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fiorella Mannoia incontra le operatrici del centro antiviolenza ad Ardore: "Dalla parte di chi vuole cambiare le cose"

ReggioToday è in caricamento