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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Villa San Giovanni

Frode fiscale, denuncia e sequestro da 130 mila euro per un imprenditore del legno

Il provvedimento è stato notificato dai militari della Guardia di finanza al titolare di un'azienda operante sul territorio di Villa San Giovanni

Frode fiscale, è questa l’accusa mossa dalla Guardia di finanza ad un imprenditore di Villa San Giovanni.  Al rappresentante legale di una società operante nel settore della lavorazione del legno, i miliardi del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno notificato un provvedimento di sequestro preventivo, anche nella forma per equivalente, per un importo di circa 130 mila euro. 

Le deleghe di indagine

Il provvedimento di sequestro è giunta al termine di una indagine, coordinata dal Procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dirette dal Sostituto procuratore Nicola De Caria, he hanno consentito di accertare in capo all’indagato la violazione del reato di “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”.

Il riscontro investigativo

L’attività d’indagine svolta, instaurata all’esito di un’attività di verifica intracomunitaria eseguita dalle Fiamme Gialle, ha permesso di ricostruire una frode fiscale organizzata dall’amministratore legale dell’impresa, il quale ha utilizzato fatture per operazioni inesistenti al fine di frodare il fisco, annotando nella contabilità e poi riportando nelle dichiarazioni annuali fatture d’acquisto apparentemente emesse dalle ditte fornitrici, ma in realtà dallo stesso prodotte, per un ammontare complessivo di oltre 327.000 euro i cui importi, indicati nelle dichiarazioni annuali presentate, hanno determinato un illecito risparmio di imposte (nello specifico Iva e Irpef) per un totale di quasi 130.000 euro.

La denuncia

All’esito delle attività investigative, per tali condotte illecite, i militari hanno deferito alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria il titolare della ditta per il reato di frode fiscale e, nei suoi confronti, hanno contestualmente richiesto l’applicazione di una misura reale per un importo equivalente all’imposta evasa.

La scelta del gip

Analizzato l’intero scenario delineatosi nel corso dell’indagine, concordando pienamente con il quadro prospettato dai finanzieri, anche rispetto alle esigenze cautelari, la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha richiesto al Gip a quella sede l’applicazione della misura cautelare reale del sequestro preventivo, finalizzato alla confisca anche nella forma per equivalente, successivamente emessa dal Giudice competente.

Sotto sequestro beni mobili e immobili

In esecuzione dell’odierna ordinanza applicativa di misura reale, i finanzieri hanno individuato e, contestualmente, sottoposto a sequestro disponibilità finanziarie liquide e beni mobili direttamente riconducibili all’indagato per la totalità dell’importo oggetto di sequestro.

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