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Crudeltà sugli animali / Siderno

A Siderno brutalmente uccisi gatti della colonia felina, presentato un esposto

Dopo il ritrovamento degli animali e le minacce ricevute dalla tutor Bonavita, Stop Animal Crimes denuncia anche l'amministrazione preposta per inadempienza in materia

Le foto dei gatti senza vita e martoriati non le pubblicheremo perché sono agghiaccianti e fanno male al cuore, ma purtroppo sono la prova che qualcuno si è davvero reso autore di atti così orrendi. A Siderno la colonia felina gestita da molti anni dall'attivista Marilene Bonavita, da alcune settimane è presa di mira da ignoti, che hanno sottratto alcuni gatti e ne hanno fatti ritrovare altri morti per avvelenamento o con segni di brutali violenze gratuite. La stessa animalista, responsabile per la Calabria dell'associazione nazionale Stop Animal Crimes presieduta da Antonio Colonna, è stata oggetto di offese e racconta che da un'automobile in transito davanti al sito le sono stati urlati insulti e minacce di morte per i gatti. 

Dopo i gravi atti, Bonavita ha subito richiesto l’intervento delle autorità comunali e sanitarie per gli accertamenti del caso, ma finora non ci sono stati interventi nè manifestazioni di solidarietà per quanto subìto. Come tutor della colonia, l'attivista ha anche dettagliatamente riportato gli avvenimenti al dirigente comunale preposto, ma, afferma, "ho avuto solo promesse".
Marilene Bonavita si occupa da anni di animali randagi che per legge sono di competenza del Comune, e dice: "Sopperisco alle carenze dell’amministrazione e dell'Asl con attività di sterilizzazione dei gatti e ricevendo continuamente chiamate di aiuto, ma ormai non avendo aiuti, nè economici, nè fisici, nè volontari, non posso più sostituirmi totalmente alle istituzioni preposte".

Per questo, insieme al responsabile nazionale dell'associazione Antonio Colonna, leader del movimento, provvederà a denunciare gli atti barbari perpetrati contro i gatti, fornendo all’autorità giudiziaria gli elementi raccolti finalizzati alla individuazione dei responsabili del reato di uccisione di animali, delitto che in seguito alla legge 201/2010 ha introdotto come pena la reclusione fino a due anni.

"Provvederemo - aggiunge Colonna - anche a denunciare il disinteresse degli enti preposti che, in Calabria come in altre regioni italiane, hanno perso di vista (qualora li avessero mai voluto vedere) i doveri e le competenze, dove spetta sempre ai pochi volontari denunciare maltrattamenti, soccorrere animali, fare le adozioni, curare e mantenere gli animali poichè la legge dello Stato non esiste!"

Ogni giorno l'associazione Stop Animal Crimes riceve in tal senso richieste di aiuto da tutta Italia e la Calabria è tra i territori dove si segnala l’assenza delle istituzioni e la necessità da parte delle associazioni animaliste di sostituirsi ad esse. Situazione che talvolta comporta anche la realizzazione di rifugi e attività abusive, allargando così, in un circolo vizioso, la stessa illegalità del sistema che si dovrebbe combattere.

"Troppe sono le inadempienze dei Comuni in tema di controlli e prevenzione - dicono Colonna e Bonavita - e spesso si accantona l’animalismo che denuncia e pretende l’applicazione delle leggi stipulando invece convenzioni con l’animalismo passivo e piegato al sistema". E la stessa situazione riguarda le Asp nella loro funzione normativa di prevenire la crescita del randagismo e accertare reati di maltrattamento e le forze dell’ordine nella denuncia e repressione di maltrattamenti e altri fenomeni criminali. "Le giustificazioni - spiegano gli attivisti - sono sempre le stesse: poco personale, pochi strumenti e assenza di fondi".
Ma dopo gli ultimi disumani episodi nella colonia felina di Siderno il più urgente appello di Marilene Bonavita è una richiesta di volontari che la aiutino. E la preghiera di non abbandonare i gatti, un atto che equivale a condannarli a morte.

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