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Sabato, 27 Aprile 2024
Estate 2023: il bilancio

Analisi delle acque di Goletta Verde, 6 punti monitorati nel Reggino: 4 fortemente inquinati

Il dato di Legambiente: "La situazione in Calabria, soprattutto in alcune zone, presenta dei problemi che sono ricorrenti, per non dire cronici"

"Il 58% dei punti campionati in Calabria lungo le coste è oltre i limiti di legge". E' quanto emerge in sintesi dai dati del monitoraggio realizzato da Goletta Verde. 

I campionamenti sono stati effettuati dai volontari e dalle volontarie di Legambiente, periodo dal 28 giugno al 17 luglio, che hanno monitorato le acque di 24 punti lungo le coste calabresi: 17 in punti critici come foci di fiumi, canali, scarichi, fiumare, e i restanti 7 in mare. Sono ben 14 i punti che hanno oltrepassato i limiti di legge, più del 58% del totale dei punti monitorati, di cui 13 fortemente inquinati e uno inquinato. 

Provincia di Reggio Calabria

Sei i punti monitorati nel Reggino, di cui 4 fortemente inquinati: la foce del fiume Petrace a Gioia Tauro, la foce del Torrente Sfallasà, presso il campo sportivo a Bagnara Calabra, la foce del torrente Annunziata nei pressi del Lido comunale di Reggio Calabria e lo sbocco Fiumara Sant’Elia a Montebello Jonico. 

Provincia di Cosenza

Sette i punti campionati, di cui uno fortemente inquinato: la foce del torrente Colognati a Marina di Rossano. 

Provincia di Catanzaro

Tre punti nel Catanzarese, di cui uno è risultato fortemente inquinato: la spiaggia presso la Foce del Corace sulla via Lungomare Stefano Pugliese a Catanzaro Lido e un punto inquinato tra Montepaone Lido e Soverato, la foce del fosso Beltrame. 

Provincia di Crotone

Due punti su tre sono risultati fortemente inquinati: la foce del fiume Esaro a Crotone e il punto presso la Foce del canale nella spiaggia a destra del Castello di Le Castella. 

Provincia di Vibo Valentia

Vibo fa l’en plein, con i suoi cinque punti campionati tutti fortemente inquinati: la foce Fiume Angitola a Pizzo, la Foce Trainiti a Vibo, Foce del torrente Murria a Briatico, foce del torrente Ruffa a Ricadi e foce del canale sulla spiaggia di Coccorino a Marina di Nicotera. 

I dati presentati in conferenza stampa

I dati sono stati presentati in conferenza stampa in occasione dell’ultima giornata di tappa di Goletta Verde a Crotone alla presenza di Rosaria Vazzano, presidente del Circolo Legambiente Crotone, Antonio Michele Lanatà, presidente circolo Legambiente Le Castella, Anna Parretta, presidente Legambiente Calabria; Vincenzo Voce, sindaco di Crotone; Alice De Marco, portavoce di Goletta Verde, Sergio Fasson, Istituto chimico Donegani di Crotone, Emilio Errigo, commissario straordinario Arpacal, Salvatore Siviglia, dirigente dipartimento territorio e tutela dell’ambiente della Regione Calabria e Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.  

Gli interventi

"Il quadro che dipinge il monitoraggio di Goletta Verde è, ancora una volta, poco rassicurante – dichiara Anna Parretta, presidente Legambiente Calabria. Come sempre sono le foci dei fiumi che presentano le maggiori criticità, indice del fatto che esistono problemi irrisolti su cui occorre agire in maniera incisiva. La situazione in Calabria, soprattutto in alcune zone, presenta problemi ormai divenuti cronici. 

Persistono infatti punti fortemente inquinati in tutte le province, in particolare sulle coste di Vibo Valentia e Reggio Calabria ai quali si aggiungono anche i punti storici della foce del torrente Caserta a Reggio Calabria e la foce del fiume Mesima a San Ferdinando

La Regione Calabria ha attivato alcuni processi sia per efficientare i sistemi di depurazione sia in un’ottica di controllo sugli scarichi illegali, sui quali diamo un giudizio positivo, ma è indispensabile agire con celerità e con maggiore determinazione a tutela del nostro mare, degli ecosistemi e della salute dei cittadini oltre che dell’economia regionale". 

"Ben 12 punti monitorati da Goletta Verde – dichiara Alice De Marco, portavoce di Goletta Verde – risultano essere non campionati o con balneazione vietata temporaneamente per inquinamento secondo i dati del Portale Acque, il sito del ministero della Salute che informa i cittadini sulla qualità delle acque di balneazione e dove poter fare il bagno. A dimostrazione che le criticità sono note e risapute. Continuiamo a pagare in bolletta le sanzioni imposte dalla Comunità Europea, e la Calabria, con i suoi depuratori, contribuisce in maniera significativa. Soldi che potrebbero essere usati per sanare un ritardo che ci allontana dall’idea di Paese civile che abbiamo".  

Cartelli sulla qualità delle acque di balneazione

Rispetto ai cartelli sulla qualità delle acque di balneazione sono presenti sono in due punti campionati. Secondo Goletta Verde "necessario uno sforzo da parte delle autorità locali di informare i cittadini in modo più attento e consapevole delle acque di balneazione sulla costa calabrese". 

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