Sono stati passati al setaccio in nome della qualità e dell'estro. Oltre 2.200 i locali recensiti, tra ristoranti, trattorie e pizzerie che sono andati a comporre l'unicum della nuova guida de L’Espresso "I Ristoranti e i Vini d'Italia 2020", riferimento gastronomico tra i più importanti d'Italia. 

Dieci i ristoranti italiani a cui è stata assegnata l'eccellenza con i prestiosi 5 cappelli. Nella nuova classifica dell'olimpo della gastronomia, presentata nei giorni scorsi a Firenze, trova spazio anche il noto chef Fortunato Aricò, de l'Officina del Gusto di Reggio Calabria. Il cuoco, autodidatta, reggino doc, è riuscito a conquistare per il secondo anno consecutivo, l'ambito cappello dell'eccellenza culinaria, con le sue prelibatezze arricchite da una "cucina naturale", rispettosa del territorio e della tradizione, 'a chilometro vero',  e dalla degustazione di vini nazionali e calabresi in primis, 200 le etichette selezionate.

Il direttore delle guide de L'Espresso Enzo Vizzari ha affermato che  quest'anno "ci sono tante conferme eccellenti ma poche novità nella fascia media. I bravi sono sempre più bravi ma fenomeni emergenti con forza di irrompere al vertice se ne vedono sempre meno"

I migliori ristoranti d'Italia

I migliori ristoranti d'Italia secondo L'Espresso sono: Casadonna Reale di Castel di Sangro, St. Hubertus di  San Cassiano, Le Calandre di Rubano, Lido 84 di Gardone  Riviera, Osteria Francescana di Modena, Piazza Duomo di Alba, Uliassi di Senigallia, Seta del Mandarin di Milano, Madonnina del Pescatore di Senigallia e Villa Feltrinelli di Gargnano.

I cappelli assegnati ai ristoranti della Calabria

3 cappelli: Abbruzzino e Qafiz Santa Cristina D'Aspromonte (Reggio Calabria)

2 cappelli: Biafora, Hotel Praia Art Resort - Pietramare ed Il Gambero Rosso

1 cappello: La Locanda di Alia, La Tavernetta, Officina del Gusto di Reggio Calabria e San Domenico