rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Luca

Quattro vittime nello schianto frontale: è la "statale della morte", dove le stragi sono quotidiane

Sulla strada statale 106 ionica gli incidenti sono quotidiani. 228 morti in un anno. Come è possibile che si verifichino così tante tragedia su quella strada? Ieri a Montauro hanno perso la vita quattro persone tra 18 e 34 anni

Avevano tra i 18 e i 34 anni le vittime del terrificante incidente stradale di ieri in Calabria sulla strada statale 106 jonica. Le vittime erano tutte di San Luca ed erano dirette a Catanzaro per andare a trovare il parente di due di loro detenuto nel carcere del capoluogo calabrese. Sono Antonella Romeo, di 18 anni; Teresa Giorgi, di 34; Elisa Pelle, di 24, e Domenico Romeo, di 27.

L'incidente a Montauro: 4 morti

Sono numerose in Italia le arterie che vengono definite "strade della morte" per la loro pericolosità. La 106 jonica è però la statale della morte "per eccellenza": praticamente ogni giorno si verificano incidenti lungo la strada che attraversa tre regioni, Calabria, Basilicata e Puglia, da Reggio fino a Taranto. Molto spesso si tratta si schianti mortali.

L'ultimo ieri Montauro, un centro a pochi chilometri da Catanzaro. Le vittime viaggiavano a bordo di una Panda che si è scontrata frontalmente con una Fiat Idea sulla quale si trovava una sola persona, rimasta  ferita. Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, si è detto vicino al dolore delle famiglie delle vittime, esprimendo "la determinazione a realizzare tutti gli interventi necessari per mettere in sicurezza la statale 106 ionica".

Perché così tanti incidenti su quella strada

Come è possibile che si verifichino così tanti incidenti su quella strada? Il punto critico è molto semplice, purtroppo. Il volume di traffico è molto intenso (è la seconda strada più importante della Calabria). La strada statale 106 jonica collega Reggio Calabria a Taranto, attraverso un percorso di 491 km lungo la fascia litoranea jonica di Calabria, Basilicata e Puglia. Si tratta di un collegamento strategico per il Sud Italia, poiché mette in comunicazione i due capoluoghi, i numerosi comuni costieri, l’Autostrada del Mediterraneo e l’autostrada A14 che termina proprio a Taranto.

La strada statale 106 jonica

Si tratta di un'arteria che consente in alcuni tratti velocità autostradali pur non essendo un'autostrada. In alcuni settori è larga e comoda, ma poi all'improvviso diventa una normalissima statale italiana  stretta e caratterizzata da lunghi rettilinei che spingono gli automobilisti a procedere a velocità sostenuta. Dato che manca lo spartitraffico centrale, il rischio di sconfinamenti nella corsia opposta è altissimo, così come gli scontri frontali, spesso fatali.

Nonostante sia da anni al centro delle attenzioni anche politiche proprio per la sua pericolosità, non è mai stata oggetto in realtà dei sempre più indispensabili massicci, generali, interventi di messa in sicurezza. Sì, è vero che Anas ne ha già ammodernato più tratti, ma evidentemente i lavori procedono troppo a rilento. Non basta.

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dopo la tragedia di ieri dice che "non si può perdere altro tempo: il governo ha il dovere di garantire ai cittadini calabresi strade moderne e soprattutto sicure".

228 morti in un anno

"Queste, purtroppo, sono le prime 4 vittime del 2024 sulla statale 106, la seconda più importante arteria viaria della Calabria che da sempre è costituita da una corsia per senso di marcia e che oggi versa in uno stato comatoso, inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico. È necessario un piano urgente e massiccio di investimenti per l'ordinaria e la straordinaria manutenzione e la messa in sicurezza urgente dei punti più pericolosi sul tracciato esistente della Statale 106 in Calabria". A sostenerlo è Fabio Pugliese, direttore dell'Organizzazione di volontariato "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106", molto attiva anche sui social con le sue campagne di sensibilizzazione, il quale aggiunge che sono state ben 228 le vittime dall'1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2023.

"Quello di oggi non è il primo tragico incidente stradale sulla statale 106 e, purtroppo, non sarà l'ultimo se non si deciderà di intervenire con urgenza sull'attuale tracciato e se non verrà previsto al più presto l'ammodernamento a 4 corsie con spartitraffico centrale dell'intera statale 106 da Sibari fino a Reggio Calabria. L'ennesima tragedia stradale avvenuta sulla statale 106 apre una riflessione su quali sono le vere priorità infrastrutturali per la Calabria. Nessuno vuole esprimere contrarietà sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto che merita di essere realizzato. Tuttavia, è innegabile che l'urgenza assoluta sia rappresentata dall'ammodernamento a 4 corsie con spartitraffico centrale della famigerata e tristemente nota "strada della morte" in Calabria. Sfuggire da questa realtà e non capire questo fatto ovvio significa inevitabilmente assumersi la responsabilità di essere moralmente complici di tante tragedie che purtroppo verranno. Sulla statale 106 inizia l'anno nel peggiore dei modi", conclude Pugliese.

Screenshot 2024-01-07 072544

In Italia nel 2022 si sono contati 3.159 morti e 223.475 feriti. Non ci sono ancora i dati completi e ufficiali Istat del 2023. Gli incidenti e i morti sarebbero in lieve calo, ma anche lo scorso anno si è superata la soglia delle 3.000 vittime.

(fonte Today.it)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Quattro vittime nello schianto frontale: è la "statale della morte", dove le stragi sono quotidiane

ReggioToday è in caricamento