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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'intervista

Nata per te conquista il pubblico, Mollo: "Andate a vedere il film nei cinema calabresi"

La felicità del regista reggino per l'accoglienza al suo nuovo lavoro, che racconta una storia vera e un tema di impegno civile

E’ felice ed emozionato il regista Fabio Mollo per l’accoglienza del pubblico al suo ultimo film, “Nata per te”, in sala dal 5 ottobre, che racconta la storia vera di Luca Trapanese, padre single che ha adottato la piccola Alba, bambina con la sindrome di Down abbandonata in ospedale alla nascita. Il film, tratto da libro che Trapanese ha scritto con Luca Mercadante, fa conoscere la battaglia di Trapanese (interpretato dall’attore Pierluigi Gigante) per ottenere prima l’affidamento e poi l’adozione di Alba, applicando per la prima volta nel nostro ordinamento la deroga alla legge, che non consente ai single di adottare tanne eccetto il caso di minori con disabilità.

Applausi nelle proiezioni ufficiali e distribuzione in tantissime sale italiane

“Film come questo in Italia è molto difficile farli – dice Mollo – ed è una grande soddisfazione esserci riusciti e averlo persino distribuito in tantissime sale. Questo significa che al cinema c’è bisogno di vedere storie vere e temi di attualità, che il pubblico lo vuole”. Il banco di prova è infatti proprio il gradimento della platea, che il regista reggino e il suo cast stanno sentendo in modo forte nei tanti eventi speciali programmati in queste settimane in città come Roma, Milano, e ovviamente Napoli, dove il film è stato girato e vivono Alba e il suo papà Luca, che è anche assessore comunale e opera nel volontariato con l’associazione A ruota libera. Nell'ultima serata, nella Salerno dell'attore protagonista Gigante, gli spettatori hanno salutato il finale con lunghi applausi. “E’ un film pensato e creato per il pubblico – continua Fabio Mollo – che fa commuovere, divertire e anche riflettere ed è bellissimo per me vedere queste reazioni al termine delle proiezioni”.

Mollo durante le riprese (ph Gianni Fiorito)

Per realizzare questo lavoro Mollo ha frequentato Luca Trapanese e sua figlia. La vita di questo padre e questa bambina sullo schermo è rappresentata con delicatezza ma anche impegno civile, documentando in modo realistico l'iter dell'adozione di Alba. Bravissimi gli interpreti, che hanno messo nei loro ruoli una grande umanità, da Gigante a Barbora Bobulova, Teresa Saponangelo e Iaia Forte. Al centro del film c’è la famiglia intesa come luogo dell’amore oltre ogni classificazione. Nel suo percorso verso la genitorialità, Trapanese trova davanti il doppio ostacolo dell’essere single ma anche gay, ma Mollo precisa: “Il problema non riguarda l’orientamento sessuale, in Italia adottare è difficilissimo per tutti. Possono farlo soltanto le coppie sposate, e oggi sono tantissime persone sono escluse. Abbiamo una legge del 1983, nel frattempo la società è molto cambiata, chiunque può notare come siano aumentate le convivenze: questo diritto non è riconosciuto alla maggioranza della popolazione”.

Temi del film sono la famiglia, l'adozione e il tabù della disabilità

Allargate, arcobaleno, non legate da vincoli matrimoniali. Le famiglie sono tante, e non ce n’è una più valida o giusta. “Nel caso di Luca e Alba – commenta il regista – l’elemento centrale è l’amore e se anche si pensa che la vera famiglia sia quella tradizionale, questa lo è assolutamente, più di molte altre”. Una tematica che porta con sé pregiudizi da abbattere, come quello anacronistico sulla stessa adozione, che stereotipi duri a morire considerano rapporto familiare di classe inferiore rispetto a quello biologico. Fabio Mollo, che ha una sorella adottiva, commenta: “Adottare è un gesto di amore che per fortuna da tempo non è più visto come l’ultima spiaggia di chi non può generare figli. E non esclude la genitorialità biologica, perché ci sono tante famiglie con figli sia naturali che adottati”.

Ma il film di Fabio Mollo parla anche di un altro tabù, più oscuro e granitico, quello sulla disabilità. “Spero che da questa storia – dice ancora il regista – arrivi al pubblico la rappresentazione di cosa significa oggi nel nostro paese avere una disabilità o essere caregiver. E’ un mondo che resta invisibile e non si vuole mostrare, noi lo abbiamo messo in luce”.

Di tutto questo Luca Trapanese aveva parlato in una lettera scritta a Giorgia Meloni prima che diventasse premier, chiedendole di trascorrere una giornata con lui e Alba e conoscere l’armonia della loro famiglia. Quell’invito, che Meloni ha promesso di accettare, è ancora valido e Trapanese lo ha esteso alla visione del film. Al momento la premier non è riuscita a partecipare alle anteprime, ma sembra parteciperà a un’iniziativa futura in forma privata.

Il regista felice della programmazione nelle sale calabresi: "E' una vittoria"

A una settimana dall’uscita, Nata per te, prodotto da Cattleya e Bartleby, e distribuito da Vision, è nella top ten degli incassi nazionali. Le presentazioni proseguono a ritmo serrato, chiediamo a Mollo se ce ne sia una in programma a Reggio, nella sua città. “Se sarò invitato, volentieri”, dice il regista senza scherzare troppo perché i suoi film precedenti nelle sale non hanno ricevuto un trattamento particolarmente caloroso in Calabria. “Per me – aggiunge – è già una vittoria che sia nei cinema calabresi e invito ad andare nelle sale per sostenere gli esercenti della regione che hanno creduto in questo progetto. Non si vedrà in televisione ed è una scelta, vogliamo che sia il cinema il luogo dove vedere sempre più film di questo tipo, e l’unico modo per riuscirci è far capire che la gente lo chiede”.

In tanti stanno lanciando questo appello per il film di Fabio Mollo (una bella recensione d’autore è arrivata sui social dalla scrittrice Rosella Postorino, conterranea del regista), ma uno sforzo di promozione è necessario soprattutto nella programmazione delle sale cinematografiche, che non deve essere una meteora. Conclude Mollo: “Vogliamo che il pubblico calabrese veda il film, ma spero che rimanga qui abbastanza. Se dopo pochi giorni non lo si trova più, diventa un obiettivo molto difficile”.

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