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Sabato, 27 Aprile 2024
L'inchiesta / Locri

"Bonus facciate" per interventi mai realizzati: sequestrati 1,5 milioni

L'operazione condotta dalle fiamme gialle del gruppo di Locri è scaturita da una verifica fiscale eseguita nei confronti di un soggetto economico con sede nella Locride. Ci sono due indagati

"Bonus Facciate" per interventi mai realizzati. Con questa accusa i finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria, con il coordinamento della procura di Locri, diretta dal dott Giuseppe Casciaro, hanno denunciato due persone per i reati di truffa, riciclaggio e autoriciclaggio ed eseguito un sequestro preventivo di denaro, beni e crediti fiscali per un valore di 1,5 milioni. Le fiamme gialle del gruppo di Locri stanno eseguendo un provvedimento emesso dal gip del locale tribunale.

L'inchiesta

L’operazione è scaturita da una verifica fiscale eseguita nei confronti di un soggetto economico con sede nella Locride. Allo stato delle indagini e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità, i presunti proventi illeciti, oggetto di recupero a tassazione, sarebbero riconducibili a crediti d’imposta fittizi, frutto di un sistema di frode realizzato nell’ambito dei "Bonus Edilizi".

I dettagli

"L’amministratore della società verificata - spiegano dal comando provinciale della Guardia di finanza - avrebbe fittiziamente prodotto crediti di imposta, relativi agli interventi di recupero del patrimonio edilizio in realtà mai eseguiti, cedendoli alla società dallo stesso amministrata. Successivamente, la società sarebbe stata ceduta ad altro soggetto di origini calabresi e residente al nord Italia, che avrebbe trasferito i predetti crediti d’imposta a un’altra impresa della stessa area geografica. Quest’ultima li avrebbe, poi, utilizzati a proprio vantaggio in compensazione del proprio debito di imposta".

I beni sequestrati

Dopo gli approfondimenti d’indagine, il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Locri ha disposto il sequestro preventivo e per equivalente per circa 1,5 milioni di euro, di cui: un milione di crediti d’imposta ancora giacenti nei cassetti fiscali della società; 500 mila euro tra disponibilità finanziarie, quote sociali e beni (5 fabbricati e 5 terreni, quote societarie detenute in due società di capitali e 5 auto) nei confronti dei soggetti economici e delle persone fisiche.

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