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Sabato, 27 Aprile 2024
La prima udienza / Locri

Caso Marjan Jamali, accusata di essere una scafista riabbraccia il figlio alla prima udienza

Le parole dell'avvocato di fiducia Giancarlo Liberati. L'incontro in carcere a Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese, con la deputata Boldrini: "E' una mamma disperata a cui hanno violato tutti i diritti"

Marjan Jamali, la giovane iraniana, 29enne, ritenuta dall'accusa una scafista, si è presentata alla prima udienza davanti al tribunale di Locri, assistita dal suo legale di fiducia Giancarlo Liberati. Un'udienza veloce e subito rinviata all'8 aprile, per mancanza di un giudice.

Ma per la donna, rinchiusa all’istituto penitenziario di Barcellona Pozzo di Gotto, all’ex manicomio criminale, dov’è stata trasferita dal carcere di Reggio Calabria il 26 febbraio, l'udienza è stata anche l'occasione, dopo mesi, per riabbracciare il figlio Faraz, di appena otto anni. 

Marjan Jamali infatti era arrivata su una barca a vela, insieme ad altri 100 migranti circa, a Roccella Ionica alla fine di ottobre scorso al termine di una delle tante operazioni di soccorso in mare. Due giorni dopo l’arrivo, era stata arrestata dalle forze dell’ordine perché ritenuta una "scafista", sulla base delle dichiarazioni rese dopo lo sbarco da tre migranti, - che secondo la donna - avrebbero tentato di violentarla.

"È stato un momento molto emozionante - racconta l'avvocato Liberati - vedere questa giovane donna che ha potuto riabbracciare il figlio. Marjan Jamali era stata trasferita a istituto penitenziario di Barcellona Pozzo di Gotto per tenerla sotto osservazione, per un mese, dopo che a gennaio aveva assunto sedici pillole di calmanti, come atto dimostrativo perché non vedeva più il bambino ed era chiusa in carcere.

Adesso tornerà a Reggio Calabria, ma giovedì 14 marzo ci sarà anche l'udienza davanti al tribunale del riesame, dove chiederemo gli arresti domiciliari da scontare presso il Sai di Camini, che già ci ha dato la disponibilità e che già ha in carico il figlio presso una famiglia migrante che ha altri cinque figli e parla la stessa lingua". 

La deputata Boldrini in carcere per incontrare Marja 

Per Marjan Jamali intanto anche la politica si è mossa. Così dopo la denuncia del Circolo ReggioSud, anche la presidente Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo, si è recata, come riporta MessinaToday, alla Casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto per incontrarla, dare la propria solidarietà e capire cosa fare. C'è anche una interrogazione parlamentare del deputato Marco Grimaldi, di Alleanza Verdi Sinistra.

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