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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Marina di Gioiosa Ionica

Uccide a colpi di fucile e getta in un burrone lo spinone Lillo: arrestato dai carabinieri

In manette è finito Antonio Totino, determinante la denuncia della proprietaria del cane, i militari dell'arma hanno rinvenuto e sequestrato un fucile che sarà analizzato dal Ris di Messina per stabilire se possa essere l'arma con la quale è stato ucciso l'animale

Uccide un cane e lo getta in un burrone ma il gesto non passa inosservato e viene arrestato dai carabinieri della stazione di Marina di Gioiosa. I militari, in ottemperanza  ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il tribunale di Locri, Antonio Totino, cinquantacinquenne, disoccupato, accusato di uccisione di animale, detenzione e porto di arma da fuoco. 

La denuncia della proprietaria

Le indagini svolte dai militari sono state avviate a seguito della denuncia sporta da un’imprenditrice di Marina di Gioiosa Jonica che il 13 marzo scorso si è recata presso la locale stazione dei carabinieri per denunciare l’uccisione del suo cagnolino, un meticcio spinone di media taglia. 

La carcassa di Lillo in un borrone

La carcassa di Lillo, questo il nome dell’animale, veniva rinvenuta in un burrone nella campagne di Marina di Gioiosa Jonica con evidenti segni di violenza. L’animale aveva una corda legata alla zampa, presentava segni di trascinamento ed evidenti ferite di arma da fuoco. Acquisita la notizia di reato i carabinieri hanno avviato le indagini partendo proprio dal luogo del delitto, un burrone sito in strada Pantalogna nel comune di Marina di Gioiosa Jonica. 

La successione dei fatti

Si sono rilevate preziose le informazioni fornite da alcuni testimoni che hanno consentito di giungere alla completa identificazione dell’autore dell’efferato delitto, già noto alle forze dell’ordine per reati in materia di armi, e dimorante nelle vicinanze del luogo del reato. Secondo quanto accertato, Antonio Totino ha dapprima sparato un colpo di fucile caricato a pallini nei confronti dell’animale e dopo qualche ora, forse infastidito dal lamento del cane è ritornato sulla scena del crimine, ha legato una corda alla zampa dell’animale e l’ha gettato ancora agonizzante nel burrone. 

Rinvenuto un fucile

Nel pomeriggio di ieri i carabinieri della stazione di Marina  di Gioiosa Jonica assieme ai Cacciatori di Calabria si sono recati presso l’abitazione dell’uomo per trarlo in arresto e nella circostanza in un area poco distante dalla sua abitazione hanno rinvenuto ben occultato tra la vegetazione un fucile artigianale sottoposto a sequestro. Sarà il Ris di Messina a stabilire se è la stessa arma  utilizzata per commettere l’efferato gesto. 

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