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Cronaca Centro / Viale Italo Falcomatà

"Milioni di italiani non hanno visto un euro", quarto atto di protesta delle Mascherine Tricolori

L'iniziativa si è svolta anche a Reggio Calabria. I manifestanti, una ventina, si sono ritrovati sulla via Marina, nei pressi della Rosa dei Venti, a protestare "in maniera pacifica ma determinata

Tricolore sul viso, bandiera in mano e distanza di sicurezza. Come preannunciato, si è svolto, anche in città, sabato pomeriggio il "IV atto" della protesta delle Mascherine Tricolori, gruppo spontaneo nato su Facebook, durante l'emergenza Coronavirus.

I manifestanti, una ventina, si sono ritrovati sulla via Marina, nei pressi della Rosa dei Venti, a protestare "in maniera pacifica ma determinata. Nel pieno rispetto delle distanze, con la ferma volontà di non mettere a rischio la salute di nessuno. Un atto di libertà, per dimostrare che, nonostante il clima di terrore instaurato, esistono degli italiani che non si arrendono. Per ribadire che questa situazione è figlia degli errori di chi governa, non certo dei cittadini, che fino ad oggi si sono comportati in maniera esemplare".

"La colpa dell’emergenza sanitaria - spiegano ancora - non è dei cittadini, ma di una politica che in questi anni ha chiuso gli ospedali, ha ridotto i posti in terapia intensiva, ha distrutto la produzione nazionale. Quella stessa politica incapace che ora rischia di farci morire di fame. A quasi tre mesi di distanza dalla chiusura totale, ci sono milioni di italiani che ancora non hanno visto un euro.

Questo è inaccettabile! Siamo stanchi di sentire solo annunci dal governo, miliardi su miliardi che però restano solo sulla carta, "potenze di fuoco" che vivono solo nella fantasia di Giuseppe Conte. Milioni di lavoratori ancora non hanno visto i soldi della cassa integrazione in deroga, per non parlare delle centinaia di migliaia di autonomi a cui il bonus INPS non è arrivato! E i finanziamenti alle imprese? La maggior parte degli imprenditori non ha avuto accesso al credito. E il reddito di emergenza per disoccupati e persone in difficoltà? Ancora non si sa se, come e quando arriverà".

L’oltraggio più grave scrivono le Mascherine Tricolori "questo governo lo ha riservato a chi ha affrontato l’emergenza sanitaria in prima linea. Il bonus di 100 euro promesso a medici e infermieri è letteralmente scomparso! Non siamo più disposti a tollerare le bugie ed il paternalismo di Giuseppe Conte, vogliamo risposte chiare e interventi decisi. Il governo minaccia di "richiudere tutto" se gli italiani non si comporteranno bene. Non siamo dei bambini, è chiaro il tentativo di scaricare sui cittadini la responsabilità delle scelte sbagliate della politica!

Qui le minacce e le promesse non bastano, bisogna letteralmente mettere i soldi in tasca agli italiani per poter ripartire ed evitare la catastrofe economica: gli aiuti servono subito, aspettare i tempi della burocrazia significa morire! I soldi a fondo perduto vanno erogati immediatamente e senza passare per le banche, a livello fiscale serve uno stop alle tasse per tutto il 2020".

Per le Mascherine Tricolori invece "di regolarizzare 600 mila immigrati e pensare al bonus per i monopattini, il governo dovrebbe mettere in campo risorse senza precedenti per salvare quei settori, come il turismo e la ristorazione, che rischiano letteralmente di scomparire. Nonostante la fase due, migliaia di attività non hanno riaperto.

Serve il blocco degli affitti, la proroga della cassa integrazione e regole vere, ma che siano chiare ed applicabili. E poi vogliamo sapere quale sarà il futuro dei nostri figli, come e quando riapriranno le scuole, se esiste una strategia, uno stanziamento di fondi. Qui si brancola nel buio, mentre il governo pensa solo a rendere perpetua la dittatura sanitaria e la limitazione della libertà, con il prolungamento dello stato di emergenza fino a dicembre!

Noi non siamo disposti ad abbassare la testa! Voi avete deciso che l’Italia deve fallire, che l’Italia deve uscire in ginocchio da questa crisi. Qualcuno vuole milioni di disoccupati e milioni di imprenditori falliti, milioni di famiglie alla fame. Non lo consentiremo. Noi combatteremo per difendere il futuro dell’Italia. La parola deve tornare al popolo, questo governo deve andare a casa! Nonostante la repressione e i divieti, noi manifesteremo. È un nostro diritto, ma soprattutto è un nostro dovere. Ribellarsi ogni significa amare la nostra Nazione. Perché la mascherina non è un bavaglio!

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