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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Melicuccà

Discarica Melicuccà, Creazzo: “La riapertura compromette lo sviluppo futuro del territorio”

Il vicepresidente del Parco: "Continueremo ad opporci valutando ogni iniziativa per la tutela della salute del nostri figli e delle nostre comunità”

“Apprendo solamente dalle notizie di stampa che nel corso della Conferenza Metropolitana di mercoledì scorso è stato affrontato il delicato argomento della riapertura della discarica di Melicuccà. E’ necessario precisare che, tale tema, non era inserito all’ordine del giorno e dunque sconosciuto a me e ad altri colleghi sindaci: se fosse stata annunciata la trattazione in anticipo, avrei immediatamente rinviato ogni impegno istituzionale precedentemente preso per partecipare alla Conferenza in rappresentanza della mia comunità e dell’intero Aspromonte". E’ quanto afferma in una nota Domenico Creazzo, sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte e vice presidente dell’Ente Parco.

"La discarica, infatti, nonostante sia situata nel comune di Melicuccà, ricade al confine con l’abitato di Sant’Eufemia d’Aspromonte: la mia amministrazione comunale ha già dichiarato la sua netta, ferma ed incondizionata opposizione alla riapertura attraverso una nota ufficiale indirizzata alla Regione Calabria, nella quale evidenziavo, tra le altre, che quella discarica “fu sequestrata qualche anno addietro perché presentava una serie notevole di irregolarità che rendevano un suo riutilizzo potenzialmente nocivo per la salute dei cittadini". 

"Durante questi anni - prosegue Domenico Creazzo - nessun tipo di intervento è stato realizzato per bonificare la zona o eliminare i rischi per la salute dei cittadini e pertanto ritengo che le problematiche di allora permangano. Ho il dovere in qualità di rappresentante di un’area protetta dall’inestimabile patrimonio naturale, quale è il Parco Nazionale dell’Aspromonte, di rivendicare una posizione contraria alla riapertura della discarica, immaginando un futuro differente per il nostro territorio. La nostra, si badi bene, non è una mera contrapposizione legata alla discarica e ai rifiuti, non una battaglia ideologica, ma una argomentata riflessione che guarda allo sviluppo ecosostenibile".

Per Creazzo i "nostri sforzi quotidiani, infatti, rischiano di essere seriamente compromessi con la riapertura della discarica in questione: siamo convinti che la discarica di Melicuccà non possa e non debba essere riaperta e ci opporremmo con ogni strumento consentito dalla Legge per scongiurare il futuro della nostra zona. Siamo costantemente impegnati - aggiunge il vice presidente del Parco dell’Aspromonte Domenico Creazzo - per immaginare e programmare uno sviluppo differente per la nostra area e per le nostre comunità, basato sulla valorizzazione delle nostre risorse ambientali, naturalistiche, paesaggistiche e storiche".

"Agiamo per creare i presupposti di una reale promozione del turismo lento e sostenibile, attraverso la riqualificazione e la fruibilità dei sentieri naturalistici che collegano la Costa Viola all’Aspromonte; impegniamo la programmazione politica e amministrativa, nella consapevolezza che serva esaltare le attività agricole e pastorali del nostro territorio, che costituiscono il fondamento economico e il sostentamento di molti cittadini; vogliamo lasciare alle nuove generazioni un nuovo modello di sviluppo creato sull’escosostenibilità delle risorse. Ci rivolgiamo infatti ad un territorio il cui tessuto economico è fondato, per la maggior parte, da aziende agricole e attività derivanti: quasi l’80% dell’agricoltura di montagna della Città netropolitana, infatti, insiste proprio su queste zone. Quanti e quali danni avrebbe la riapertura delle discariche per quelle piccole imprese che nell’agricoltura biologica, nel cosiddetto chilometro zero e nella cura dei prodotti locali fonda il proprio fatturato? Un’area a prevalente vocazione agricola sarebbe irrimediabilmente compromessa dalla riattivazione di una discarica e, dunque, di una bomba ecologica".

In termini turistici, inoltre, Creazzo non vuole "nemmeno lontanamente immaginare che mentre gli escursionisti “camminino” tra i nostri sentieri riqualificati, a distanza di qualche centinaia di metri gli scarti dei rifiuti ed il lavoro della discarica, distrugga gli ecosistemi ed il paesaggio. Ecco perché continueremo ad opporci alla riapertura della discarica, senza se e senza ma, valutando ogni iniziativa possibile per la tutela della salute del nostri figli e delle nostre comunità”.

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