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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Melito di Porto Salvo

A Melito Porto Salvo il primo incontro di "A-ndrangheta progettiamo una città senza crimine"

L'iniziativa, promossa dalla Questura insieme ad altri partners istituzionali che avrà una durata di due anni, ha visto l'avvio all'istituto superiore Familiari

L’istituto superiore Familiari di Melito Porto Salvo ha ospitato il primo appuntamento del progetto A-ndrangheta progettiamo una città senza crimine. Al cospetto di un’aula gremita di studenti si è discusso del tema della violenza di genere e di come educare ai sentimenti. Dopo l'apertura dei lavori affidati al dirigente scolastico, Domenico Zavettieri, hanno relazionato il commissario, Francesco Meduri, il coordinatore dell’Osservatorio del Consiglio regionale contro la violenza di genere, Mario Nasone, la responsabile degli avvocati Marianella Garcia, Lucia Lipari e la vicepresidente della cooperativa Soleinsieme, Carmen Nucera.

Molte le sollecitazioni da parte dei ragazzi, che hanno messo a fuoco le criticità legate ai rapporti tra genitori e figli a seguito di violenze subite o a cui si assiste all’interno delle mura domestiche, alle violenze che scaturiscono da relazioni distorte, l’attenzione a come i media ed internet veicolano la tematica e a come sia possibile affrontare queste situazioni, quali strumenti esistono per essere aiutati nel caso in cui si verifichino reati di questo tipo. 

L'incontro ha permesso di analizzare dal punto di vista socio- pedagogico e legale la violenza di genere e ha quindi posto l’accento sull’importanza del rispetto della persona, della sua dignità, della sensibilizzazione ed informazione sui propri diritti. Diffondere la cultura della legalità tra i più giovani è  uno degli obiettivi maggiormente perseguiti dal progetto della polizia di Stato, che, nella città e nella provincia di Reggio Calabria, vedrà svilupparsi un’iniziativa davvero coinvolgente, che avrà durata biennale e sarà rivolta agli studenti del quarto anno delle scuole secondarie di II grado.

Il progetto prevede la partecipazione di 32 istituti scolastici, 64 docenti e 128 studenti interessati, 32 tutor della polizia, e 480 esperti che parteciperanno agli incontri organizzati tra i poliziotti e gli studenti, che si svolgeranno nei primi sei mesi dell’anno scolastico appena iniziato, e che verteranno su diverse materie quali bullismo, reati informatici, violenza di genere,  criminalità organizzata,  droga, ludopatia, sicurezza stradale e ferroviaria, coesistenza tra diversi.

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