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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'iniziativa

Nicola Papisca vive nel ricordo dei colleghi, dodicesimo anniversario della morte

Una messa in memoria del compianto sovrintendente capo della polizia sarà celebrata martedì 16 gennaio a Reggio Calabria

Sono trascorsi dodici anni dal triste giorno che segnò la prematura scomparsa di Nicola Papisca, sovrintendente capo a riposo della Polizia di Stato. Come ogni anno da allora, nella data dell'anniversario, martedì 16 gennaio alle ore 16.30 presso la chiesa di San Francesco da Paola al Corso, quasi di fronte alla Questura, come ogni anno sarà celebrata una messa in memoria. 

I colleghi della seconda sezione Volanti e tanti suoi amici ricorderanno Papisca con un appuntamento divenuto ormai consueto per tutti coloro che hanno apprezzato e voluto bene il compianto sovrintendente capo della polizia. Da quando ha lasciato questo mondo, in molti partecipano al momento di preghiera a lui dedicato.

Scrivono quelli che si definiscono ancora i 'ragazzi' di Nicola: "Cos’è il ricordo senza una riflessione, un fiore, un momento? Il pensiero che ci accompagna sempre, da malinconia si trasforma e si evolve, rimanendo sempre grande e profondo".

Ricordando la scomparsa di Papisca continuano: "Era un pomeriggio soleggiato, quando la triste notizia si rincorse, in quella giornata calda ed atipica per gennaio, in tanti accorsero lì dove Nicola si sentì male e dove in pochi istanti lasciò la sua esistenza terrena. Tutti, increduli e spaesati, dovevano fare i conti con l’accettazione dell’imponderabile e con ciò che ti pone prepotentemente davanti alla realtà ferma e dura".

I colleghi della seconda sezione vogliono rammentare come Nicola, ormai non più giovanissimo, abbia prestato servizio sulle 'pantere', sino al suo pensionamento, col turno in quinta, notte su notte, intervento su intervento, dopo 40 anni in Polizia.

Figura trainante e coinvolgente, era in grado di infondere fiducia in tutti, anche nei momenti maggiormente complicati e difficili del duro lavoro sulle Volanti. Tutti sanno bene quanto sia complicato il lavoro sulle auto del 113 ma "Nicola era lì pronto, sereno, ironico, a tratti fatalista, allontanando il pensiero del pericolo e dell’imprevisto".

Papisca era ritornato a Reggio Calabria dopo una lunga esperienza alla Digos di Milano, poliziotto prodigo ed uomo generoso: "Solo a pronunciarlo, quel nome, non si può non ricordare il suo dolce sorriso, carico di umanità ed umorismo". Ancor oggi, quanti hanno avuto il privilegio di lavorare con lui, raccontano aneddoti ed episodi che lo hanno visto protagonista grazie al suo carattere gioviale e altruista.

Concludono i colleghi: "La sua fedeltà all’Istituzione della Polizia di Stato, i valori che egli ha difeso e trasmesso ed il suo ricordo rimangono ancora vivi tra i suoi ragazzi della seconda sezione del nucleo Volanti. Rendendolo un esempio di servitore umile, leale ed onesto. Ciao ancora Nicola, i tuoi ragazzi della seconda sezione".

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