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Impegno e cultura

Rosetta Neto e l’insegnamento, una vita per i giovani

Dall’industriale al classico il rapporto della professoressa Neto con i giovani e gli studenti. L’amore per le lettere classiche e la cultura

La morte di Rosetta Neto lascia tutti addolorati.

Oltre a essere stata madre del sindaco Giuseppe Falcomatà e moglie del compianto sindaco Italo, Rosetta Neto è stata una donna di grande cultura e ha speso la sua vita nella formazione dei giovani.

Insegnante di latino e greco al liceo classico Tommaso Campanella, Rosetta Neto, ha offerto il suo impegno in tanti ambiti, come anche in quello del giornalismo, dando vita al premio giornalistico nazionale “La matita rossa e blu”, dando grande risalto alla professione giornalistica e alle sue eccellenze, e contribuendo, anche attraverso la fondazione Falcomatà, di cui era presidente, alla crescita culturale del territorio.

E dalla stessa fondazione numerose le iniziative indirizzate agli studenti, il loro coinvolgimento anche attraverso contest per offrire stimoli e spunti di impegno e crescita. 

Ma la carriera di Rosetta Neto, della professoressa Neto, nasce con l’insegnamento all’istituto industriale, l’allora Panella, luogo nel quale conobbe il marito Italo.

Passione e impegno, dunque, che per tanti anni ha condiviso con il marito e che lei ha portato avanti instancabilmente fino a quando le condizioni fisiche glielo hanno consentito.

La professoressa Neto, donna tenace ed energica, è stata una figura importante per la città di Reggio Calabria, per tutto ciò che ha lasciato in eredità a tante generazioni di studenti, come cultrice delle materie che insegnava, ma anche ai tanti giovani che lei ha seguito nel corso dei loro studi e della loro formazione, nella loro preparazione per il perseguimento delle competenze necessarie per la realizzazione del proprio futuro. 

Per anni la Neto è stata impegnata nel Certamen di Greco e si è occupata del recupero degli studenti nelle lettere classiche, impartendo lezioni pomeridiane.

Da donna di grande carattere e dalla profonda preparazione era molto esigente con i suoi studenti con i quali, però, riusciva a creare un ottimo rapporto e la sua casa, quella della famiglio Falcomatà, era frequentata da molti ragazzi. Una formatrice in lettere classiche,  insomma, ma anche un modello di impegno, partecipazione, realizzazione.

Rosetta Neto non è mai rimasta dietro le quinte ma si è sempre impegnata in prima persona costruendo con la vitalità di chi crede in ciò che fa, e fornendo l’humus necessario per la crescita della città a partire dai giovani.

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